FAI CISL E LA FORZA DEL CAMBIAMENTO PARTECIPATO
'La forza del cambiamento partecipato' con queste, Claudia Sacilotto segretaria regionale, ha introdotto la sua relazione alla Conferenza Organizzativa Programmatica della FAI del FVG giovedì 8 ottobre u.s. a Passariano alla presenza del Segretario nazionale, nonchè Commissario della Fai Cisl nazionale, Luigi Sbarra e di Giovanni Fania segretario generale della Cisl del FVG che ha presieduto i lavori.
Erano presenti oltre a numerosi delegati della FAI di tutti i territori della regione, i referenti Andrea Menegoz, Stefano Gobbo e Flavio De Coppi assieme ai segretari confederali Roberto Muradore, Arturo Pellizzon, Franco Colautti e Umberto Brusciano. Presenti anche Stefano Cattarossi per l’Inas e Giulio Arbanassi del Caf, manifestando con la loro presenza l'interesse per quanto la Fai potesse esprimere.
Tutti gli intervenuti hanno riconosciuto esaustiva la relazione, che ha toccato tutti i temi posti all'attenzione di questa Conferenza Organizzativa Programmatica, sottolineando che il Sindacato ha un grande futuro se ri-parte dal lavoro e rilancia il suo ruolo contrattuale: dalla contrattazione nei luoghi di lavoro a quella dei territori.
La Cisl, ha continuato la Segretaria, è sempre stato ed è un sindacato di persone, un sindacato di prossimità ed è pronto ad esserlo ancor di più anche per rispondere alle esigenze di flessibilità delle imprese e di conciliazione dei lavoratori, del costo del lavoro e della redditività. Si chiede in cambio alle imprese investimenti per le innovazioni di prodotto e di processo e dove attraverso una attività concertativa rilanci il ruolo partecipativo dei lavoratori attraverso il loro coinvolgimento nei processi produttivi nell'etica della responsabilità di ogni persona nel lavoro.
La Segretaria ha illustrato gli ultimi dati relativi all'imprenditoria e all'occupazione del comparto agroalimentare del FVG rilevando che servono produzioni di qualità in una logica di filiera, ed aggregazioni per penetrare i mercati anche esteri; altresì un’etichettatura che certifichi la filiera e l’origine dei prodotti.
Ha infine ricordato che la Fai è stata favorevole alla regionalizzazione della Cisl del FVG attraverso le aggregazione delle Ust territoriali nella nuova USR regionalizzata ribadendo che nei territori ora, UST Unioni sindacali territoriali, devono trovare luogo processi di democrazia interna attraverso l'Assemblea degli iscritti e il Consiglio dei delegati e che il responsabile territoriale da essi eletto deve far parte della segreteria regionale dell'USR come del Comitato Esecutivo regionale il segretario organizzativo eletto.
Ha concluso la relazione ricordando che si deve riprendere il percorso di fusione con la Filca ma con una visione non di pura aggregazione ma con la volontà di creare una nuova Federazione che si occuperà dei lavoratori che operano nella gestione del territorio nella sua complessità. Altresì la necessità che già alla Conferenza Organizzativa della Fai nazionale si incominci a preparare, assieme agli altri segretari regionali, in un contesto di dialogo, sincerità, franchezza e trasparenza il Congresso elettivo del prossimo anno per ricostituire gli organi nazionali della FAI e ridarle il ruolo che gli compete all'interno della Cisl.
Giovanni Fania ha affrontato esplicitamente la nuova riorganizzazione della Cisl regionale rimarcando il metodo democratico e partecipativo con cui arrivare ed il fatto che è già stato tenuto conto dei contributi presentati. Il documento vuol indicare proprio questa esplicita volontà: una struttura politico-sindacale centrale legata al principale interlocutore istituzionale regionale e 4 strutture territoriali, UZT, capaci di valutare la qualità del tessuto territoriale, interagendo con i principali attori del territorio, e non come pura articolazione organizzativa dell'USR, sede di servizi.
Luigi Sbarra, concludendo i lavori ha ribadito i temi centrali della Conferenza ricordando che di fronte alle trasformazioni che investono la società, l’economia, gli assetti istituzionali, il lavoro, la sua dignità e qualità, la Cisl deve migliorare e potenziare la sua architettura attraverso un nuovo e maggiore radicamento sul territorio, l'allargamento e l'aggiornamento della rappresentanza, l'innovazione organizzativa, il rinnovamento generazionale, la trasparenza, la formazione la rappresentanza, la contrattazione, la bilateralità e la valorizzazione dei giovani.