Fania: «Graduatorie regionali per gli insegnanti? I problemi della scuola sono altri»
Giovanni Fania interviene sul caso sollevato dal senatore Pittoni della Lega Nord sulla regionalizzazione delle graduatorie per gli insegnanti delle scuole pubbliche. Secondo il segretario generale della Cisl Fvg, il problema di una riformulazione delle modalità di reclutamento degli insegnanti ha un fondamento, ma non è la priorità per un sistema in costante sofferenza e, soprattutto, non è con una logica localistica che si può affrontare le questioni della scuola. «Siamo d’accordo sul fatto che sarebbero inaccettabili steccati regionalisti, ma mi sembra di poter dire che il rischio non c’è».
Per il segretario regionale della Cisl «quando si parla di requisiti professionali nel pubblico impiego le regole devono essere uguali da Trento a Lampedusa. La questione va caso mai affrontata su scala europea. Un conto è elevare l’eccellenza del sistema e contenere il precariato, un altro è spacchettare l'Italia in venti modelli formativi e scolastici diversi».
Fania piuttosto rileva che «i problemi della scuola sono altri: un corpo docente tra i più anziani d’Europa, il precariato giovanile, strutture inadeguate, l’abbandono scolastico. Se il senatore Pittoni vuole confrontarsi con noi su queste cose, siamo aperti al dialogo. Non ci interessano invece gli spot elettorali: non è con le graduatorie regionali che si risolvono le criticità».