FIM CISL FVG, MARTEDI’ A ROMA FAREMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE AL GOVERNO

Macchè riforma del Senato, la vera priorità del Governo deve essere quella di sanare l’enorme crisi industriale che sta sconvolgendo il nostro Paese: a rimettere l’Esecutivo di fronte alle vere responsabilità ed urgenze è la Fim Cisl, che per martedì 30 si è data appuntamento davanti a Palazzo Chigi per far sentire – forte – la propria voce. "Siamo stufi che il Governo non capisca che siamo dinnanzi ad una emergenza di sistema che non può essere risolta con provvedimenti spot" – tuona il segretario generale della Fim Cisl Fvg, Sergio Drescig, che annuncia un intero pullman in partenza dalla regione alla volta della Capitale. "Quello che sta facendo l”Esecutivo – aggiunge – è totalmente inadeguato rispetto alla portata della crisi, che anche in Friuli Venezia Giulia sta picchiando giù duro, con oltre 10mila lavoratori in cassa integrazione o, ancor peggo in mobilità". Sotto Palazzo Chigi – si legge in una nota della categoria – sfileranno anche le nostre bandiere e gli striscioni a ricordare al Governo Electrolux, Wartsila, Palini&Bertoli, Weissenfels (per citarne solo alcune) ed il collasso di tutte quella aziende medio-piccole che hanno fatto in passato la ricchezza del nostro territorio. "Quello che pretendiamo – spiega Drescig – è un confronto serio con il Governo, a cui va data la sveglia rispetto ad un progetto vero e concreto di rilancio globale: l’azione dell’Esecutivo va ribaltata, altrimenti il Paese si ritroverà in un inarrestabile declino: non basta più trovare soluzioni per le singole aziende, serve un piano industriale concreto e complessivo e non ancora politiche di natura assistenziale tarate sulle singole situazioni". Istanze – queste – che la Fim del Friuli Venezia Giulia consegna anche alla presidente Debora Serracchiani, perchè possa intercedere sul Governo e affinchè anche in regione si applichi la stessa strategia e visione di prospettiva.

Ufficio stampa Cisl FVG