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FIM CISL FVG, METALMECCANICI CONTRO LA MANOVRA

"Quelle del Governo sono provocazioni inaccettabili, che vanno contrastate con determinazione": il segretario generale della Fim Cisl del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Pizzo, punta il dito contro la Manovra finanziaria al vaglio della Camera.
All’affollato vertice dei metalmeccanici – in oltre 200, tra delegati ed rsu, stamani a Pasian di Prato – il tema del dibattito non può che essere quello della Finanziaria, giudicata "iniqua e dannosa per i lavoratori ed i pensionati", soprattutto tenuto conto della situazione di crisi perdurante.
Una crisi pesante anche in Friuli Venezia Giulia, dove a pagare di più sono settori trainanti come la Cantieristica e l’Elettrodomestico. "Il rischio – commenta Pizzo – è quello di perdere competitività e questa manovra certo non aiuta, non prevedendo nessun provvedimento a favore della crescita".
Quanto alle misure per contrastarla, la Fim Cisl regionale non esclude di mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione del Sindacato, compreso lo sciopero generale. "Di fronte a questo governo – aggiunge Pizzo – occorre che tutti agiscano con responsabilità, a sostegno degli impegni assunti con i lavoratori ed i pensionati, a partire dalla riforma fiscale. Al di là dei risultati positivi ottenuti (così, ad esempio, l’abolizione della norma che voleva annullare il riscatto degli anni di laurea o del servizio militare), la perdurante iniquità della Manovra – per la Fim Cisl – impone misure severe.
Ma la Fim interviene anche sul piano dei rapporti con le altre sigle sindacali, plaudendo al tentativo di riavvicinamento tra Cisl e Cgil, e chiedendo alla Fiom di lavorare con maggiore sinergia con Fim e Uilm sia all’interno delle fabbriche, sia a livello nazionale, stando attenti alle demagogia degli ultimi scioperi che non hanno portato ad alcun risultato.
Quanto, invece, alle ricadute della Manovra sul comparto anche regionale, c’è grande preoccupazione. Per la Fim, infatti, la Finanziaria trascura totalmente l’industria, settore portante ed a rischio, considerato che anche in Friuli Venezia Giulia la crisi è tutt’altro che scongiurata: le aziende, infatti, continuano ad essere in sofferenza ed i contratti di solidarietà e le casse integrazioni sono all’ordine del giorno.
Ad aggravare il quadro – per la Fim – è anche l’articolo 8 introdotto nella Manovra e sul quale interviene il segretario nazionale Giancarlo Zanoletti. "La nostra posizione al riguardo – dice – è di netta contrarietà, fermo restando che non si capisce come in Finanziaria si sia potuto introdurre un elemento che di finanziario non ha proprio nulla". "E’ un provvedimento inutile – aggiunge – che avrà effetti nulli, fatto per accontentare Confindustria e Marchionne". E l’ultima battuta è per il presidente del Consiglio: "Se Berlusconi decidesse di dimettersi, oltre a favorire il ricompattarsi del Sindacato, farebbe un grande favore al Paese: quello che serve è un governo politico che abbia credibilità".

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg