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FIM CISL IN OTTIMO STATO DI SALUTE

Sale il numero degli iscritti alla Fim Cisl della provincia di Udine, che con i suoi 3mila 800 lavoratori si conferma, grazie anche all’ingresso del Sindacato in aziende finora inaccessibili, l’associazione dei metalmeccanici più grande del territorio. L’ottimo stato di salute, tuttavia, si deve anche ad un processo di rinnovamento ormai pienamente avviato e che vedrà, già dai prossimi mesi, un impegno ancora più massiccio di delegati ed operatori all’interno dei posti di lavoro e sullo stesso territorio.
A tracciare quello che sarà il nuovo corso della Fim Cisl – ribattezzata 2.0 – è Pasquale Stasio, neoletto rappresentante della categoria per la provincia, che nel corso di un partecipatissimo direttivo (presenti il segretario regionale Sergio Drescig e il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania) ha posto l’accento su tre obiettivi fondamentali: realizzare il cambio generazione all’interno degli organi dirigenti, in una visione ampia e globalizzata di confronto, riversare le risorse ottenute da una decisa riorganizzazione direttamente sulla prima linea, scommettere con maggiore decisione sulla contrattazione di II livello.
Necessità imposte anche dall’attuale situazione del comparto che resta assolutamente difficile se si considera che dei circa 12mila metalmeccanici ad oggi sotto ammortizzatore sociale in Friuli Venezia Giulia, circa un terzo riguarda l’udinese. Il depauperamento del territorio e delle professionalità sembra inarrestabile con diverse aziende sotto i riflettori: come la Cga di Cividale o le Oru di Basaldella, accanto a Luvata e Dl Radiators, già messe in vendita, o, ancora, la Fabbro Vanni di Codroipo (una settantina di dipendenti) per la quale è stato chiesto il concordato e la Abs dove già da un mese è in atto lo stato di agitazione per il premio di produttività e la mobilità interna. Spiragli di luce, invece, arrivano da due aziende da tempo sotto l’occhio della crisi: la Palini&Bertoli che ha annunciato un programma di investimenti e la ripresa della produzione da settembre cavalcando il trend positivo del mercato legato alla lamiera treno e la Italricambi che grazie al nuovo acquirente – la Faber – dall’autunno sarà pronta a ripartire con un forte impegno in termini di investimenti ed il riassorbimento, in prima battuta, di circa 35 lavoratori tra i tre stabilimenti di Cividale, Flagogna e Gaiba (?).
Infine dal direttivo Fim, ampia finestra sul tema della sicurezza e del rinnovo del contratto nazionale che in regione interessa circa 80mila lavoratori, è un appello: iscriversi al Fondo sanitario integrativo Metasalute che dà accesso, con un contributo mensile minimo – 2 euro – a tutta una serie di prestazioni mediche specialistiche.

Ufficio stampa Cisl FVG