FIM FIOM UILM: WARTSILA ITALIA GIRA LE SPALLE AL PAESE
Ieri nuovo tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo Economico, convocato dai Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, per la vertenza Wartsila.
Nell’incontro Fim Fiom Uilm ribadito la richiesta di ritiro dei licenziamenti e di interrompere la procedura. È stato sottolineato che ci sono ancora tutte le condizioni industriali per mantenere le produzioni di motori marini e propulsori per le centrali elettriche. Posizione sostenuta anche dal Governo.
L’azienda ha respinto le richieste dei lavoratori, del sindacato e del governo confermando la delocalizzazione e i licenziamenti.
Si tratta di una “delocalizzazione a tradimento” con 451 licenziamenti che si configura sempre più come decisione scellerata, politica e non industriale. Wartsila ancora una volta gira le spalle, non solo al governo Italiano, ma a tutto il Paese.
Abbiamo apprezzato la posizione espressa a nome del Governo, dai Ministri Giorgetti e Orlando nel rivendicare la continuità produttiva e occupazionale e riconoscere nel sito triestino una vocazione industriale strategica per l’intera filiera della cantieristica.
Importante ora un intervento urgente del parlamento per modificare la Legge 234/21 introducendo misure più efficaci nel contrastare le scellerate delocalizzazioni di multinazionali.