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Finalmente le nuove regole per il Fondo Per l’Autonomia (FAP): con luci, ombre e qualche pasticcio che cercheremo di eliminare.

Finalmente, alcune nostre richieste presentate all’Assessore Kosic il 2 febbraio 2009 per migliorare la normativa del Fondo per l’Autonomia Possibile (FAP), trovano risposta con la delibera approvata il 16 u.s. dalla Giunta regionale. La nuova normativa entrerà in vigore il 1° agosto 2010: tempi evidentemente troppo lunghi se consideriamo che, pur con alcuni punti di dissenso, avevamo concluso il confronto con l’Assessorato alla salute il 14 settembre 2009, con l’intesa che le novità sarebbero state rese esigibili a partire dal primo gennaio 2010.

L’Assegno Per l’Autonomia (APA), rivolto alle famiglie che accudiscono in proprio, a domicilio, i propri anziani non autosufficienti, non è una novità. Era entrato in vigore fin dalla nascita del FAP nel 2007, e costituisce il gruppo più numeroso degli utenti del FAP. Le novità che scattano dal 1° agosto sono due: non è più previsto alcun obbligo di giustificare le spese sostenute per l’assistenza a domicilio ed i nuovi utenti dell’APA riceveranno un assegno annuale ridotto rispetto a quello attuale, da 150 a 500 euro in meno in ragione della gravità e della fascia di reddito ISEE di appartenenza, salvo i nuclei a più basso reddito con ISEE fino a 7.500 euro.

Al riguardo, confermiamo il nostro “no” alla riduzione dell’Assegno per i nuovi utenti, espresso sia in sede di confronto con l’Assessorato nel 2009, sia in sede di audizione con la III Commissione il 20 maggio u.s. Mentre, per quanto riguarda il totale superamento di ogni rendicontazione delle spese, cogliendo la necessità di non stressare le famiglie e rispondendo anche all’esigenza manifestata all’unanimità dalla Conferenza Permanente dei Comuni che, attraverso gli Ambiti distrettuali, gestiscono il FAP, riteniamo che sarebbe stato meglio – come da noi richiesto – mantenere l’obbligo di giustificare almeno una parte dell’importo annuale ricevuto, anche attraverso forme di autocertificazione, come peraltro prevede lo stesso regolamento del FAP per alcuni interventi rivolti alle persone diversamente abili.

Così come confermiamo il nostro totale dissenso rispetto all’incomprensibile diniego verso la possibilità di attualizzare l’ISEE – riferita sempre all’anno precedente – opposto dalla Giunta regionale qualora cambi in modo sostanziale la situazione reddituale dei nuclei familiari colpiti dalla crisi.

Sono state, invece, accolte le innovazioni da noi richieste per le persone non autosufficienti che si avvalgono del supporto di un’Assistente familiare (badante) regolarmente assunta. A partire dall’estensione ai contratti da almeno 20 ore settimanali (prima il minimo era di 25), con la possibilità di sommare anche più contratti, dall’erogazione in pro-quota anche per periodi inferiori al mese, alla maggiorazione del 20% in presenza di due o più badanti che coprano una fascia oraria superiore a 54 ore settimanali. In ogni caso, il risultato più rilevante, è il maggior valore del contributo mensile che può variare da un minimo di 262 euro – per i contratti da 20 ore e per i casi di media gravità con ISEE all’interno della fascia più alta, tra 25 e 35mila euro – fino al massimo di 910 euro mensili per i non autosufficienti gravi che stanno nella fascia di reddito più bassa. Occorrerà invece verificare cosa effettivamente accadrà con l’estensione, affidata alla valutazione delle equipe locali, del “contributo badanti” anche per le persone non autosufficienti al primo livello di gravità con una compromissione significativa della propria autonomia.

Così come vanno valutate positivamente le innovazioni introdotte a favore delle persone diversamente abili, con la previsione che i progetti di vita indipendente possano protrarsi anche oltre il 64° anno d’età e con l’impegno a finanziare forme ulteriori di emancipazione e di inserimento sociale, non supportate da altre forme d’intervento in denaro o in servizi., fino ad un importo massimo annuo di 3.000 euro, documentando o auto certificando le spese sopportate per realizzarle.

Come si può vedere ci sono luci e ombre, reali miglioramenti e pasticci – che potevano essere evitati – sui quali, ritorneremo a sollecitare l’assessore Kosic, per migliorare i risultati fin qui ottenuti a favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie.

Trieste, 22 giugno 2010.
Le Segreterie regionali dei pensionati SPI CGIL FNP CISL UILP UIL

Ezio Medeot – Gianfranco Valenta – Caterina Martina