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FISASCAT CISL FVG:Congresso regionale della categoria

Riconfermato alla guida Paolo Duriavig. Con lui in segreteria, Adriano Giacomazzi ed Elisa Miani
AMMORTIZZATORI SOCIALI E INCROCIO DOMANDA-OFFERTA

Contro la crisi ormai conclamata anche nel nostro settore, servono strumenti di sostegno più accentuati per salvare un’occupazione fortemente a rischio”: a lanciare il messaggio è Paolo Duriavig, riconfermato, a Trieste nel corso dell’8° congresso della Fisascat regionale, alla guida della federazione territoriale del commercio e dei servizi, che in Fvg rappresenta oltre 4mila lavoratori. Parole che si collocano nel quadro di una crisi profonda che ormai ha colpito pesantemente il settore su tutto il territorio a causa di una politica regionale sbagliata, che sconta un altissimo turn over, licenziamenti e negozi che nel giro di pochi mesi dall’apertura incontrano la chiusura”. Chiusure, cessate attività, processi di riorganizzazione o ristrutturazione e licenziamenti attivati contano ormai decine di aziende e centinaia di lavoratori fermi. Ed è proprio a loro che la Fisasct Cisl pensa, rilanciando con forza il potenziamento degli ammortizzatori sociali, poiché nel settore del terziario la cassa integrazione può essere attivata soltanto in quelle realtà con più di 50 dipendenti. Di qui, l’esigenza – oltre che di far incrociare meglio domanda e offerta – di rafforzare maggiormente strumenti come l’indennità di disoccupazione ordinaria, oggi non sempre sufficiente a garantire un livello di reddito soddisfacente ed a creare le condizioni di un reinserimento nel mondo del lavoro.

Tra gli altri strumenti individuati dal Sindacato, c’è anche la riduzione dell’orario di lavoro con il sostegno del contratto di solidarietà. Si tratta di una forma sperimentata proprio in queste settimane con il Gruppo Bernardi di Latisana per evitare il licenziamento complessivo di 150 persone e che prevede – grazie ad un accordo siglato – a fronte di una riduzione dell’impegno settimanale mediamente del 20%, l’intervento della mutualità sociale con il pagamento del 60% delle ore non lavorate su base settimanale. “In questo quadro – commenta Duriavig – ben venga l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto la scorsa settimana da Cisl, Uil e Regione: lo stanziamento probabilmente è insufficiente, però si tratta di un primo segnale di inversione di tendenza che come tale va valutato positivamente”.
Tuttavia, tra le altre priorità della Fisascat, vi sono anche la difesa degli addetti delle ditte d’appalto, che lavorano con garanzie e sicurezza ridotte e che oggi si trovano a dover affrontare anche i processi tesi a riportare all’interno i servizi mensa o a ridurre in corso d’appalto i servizi di pulizia, come sta accadendo, ad esempio, nelle caserme e nei piccoli Comuni, questi ultimi costretti a rinunciarvi per le scarse risorse dal Governo centrale. “Problemi – conclude – Duriavig – che richiedono grande attenzione, così come la difesa delle positive modifiche apportate alla pessima legge sul commercio varata dalla precedente Giunta e fortemente contrastata dalla Fisascat, e la riforma della contrattazione siglata da Cisl e Uil con Confindustria e Governo”. Riforma sulla quale si è soffermato anche il segretario nazionale di categoria, Mario Piovesan. “Con quella firma – commenta – si aprono nuove prospettive, spingendo e rivitalizzando un sistema contrattuale di II livello capace di valorizzare il territorio ed i suoi lavoratori”. “Occorre – ha aggiunto Piovesan – dare più credibilità al sistema contrattuale nel suo complesso perché non è possibile che per arrivare alla sigla del CCNL passino mesi e mesi: 19 per il commercio, 18 per il turismo, ben 36 per le pulizie”. Quanto in particolare agli appalti, secondo il segretario nazionale, è fondamentale portare avanti una “battaglia di civiltà” a favore di tutti i lavoratori coinvolti, molti dei quali, in virtù degli appalti al massimo ribasso, costretti a costi orari inaccessibili, se non al lavoro nero. Una parentesi, infine, è stata aperta sulla crisi, che si sta abbattendo sul commercio, oggetto di “cannibalismi vari” ed in balia non solo di una economia di carta fondata sui prodotti finanziari, che ad oggi pesano 20 volte il pil mondiale, ma anche dalle grandi multinazionali che progressivamente stanno assorbendo tutte le realtà italiane, spostando all’estero le teste di vertice.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg