Flaei, Femca e Fit denunciano il depauperamento di Acegas
FLAEI, FEMCA, FIT, federazioni CISL in ACEGAS-APS denunciano la situazione venutasi a creare negli ultimi mesi all’interno della multi utility giuliano-veneta.
A causa dei numerosi di trasferimenti di attività e centri decisionali a favore della sponda padovana della Società, ultima in ordine di tempo il trasferimento dell’Ufficio Paghe da Trieste a Padova, Trieste sta perdendo di fatto il controllo operativo dell’azienda pubblica dei servizi locali.
La sensazione, non solo delle sigle delle CISL in ACEGAS, è che l’APS stia nei fatti commissariando ACEGAS: le decisioni importanti si prendono altrove; la dirigenza triestina è messa nell’angolo; gli atteggiamenti sono sempre più improntati alla prevaricazione; tutti gli atti e le spese (anche le più infinitesimali) sono poste sotto una lente d’ingrandimento con un atteggiamento vessatorio solo nei confronti della parte Triestina.
Il Direttore Generale sta uscendo da ACEGAS-APS per approdare ad altri lidi, e seppure le Federazioni scriventi non siano mai state tenere nei confronti di certe scelte organizzative e operative, siamo convinti che esso abbia rappresentato un’impronta dell’area giuliana nelle politiche del CDA che amministra la società.
La nostra richiesta è di una futura nomina che abbia una forte caratterizzazione triestina per arginare il potere veneto: a nostro avviso, difficilmente si possono gestire contemporaneamente e con efficacia due realtà come il porto e la multiutility.
La CISL e le sue Federazioni sono da sempre aperta ai cambiamenti e vuole evitare particolarismi e localismi, lavorando per la crescita di entrambe le realtà territoriali, per rendere un ACEGAS-APS più forte e in grado di competere sul mercato nazionale delle utilities, nella convinzione, però che collaborazione non significa sottomissione.