FNS CISL FVG, EMERGENZA CARCERI
Giro di incontri con i lavoratori delle carceri, per la Fns Cisl del Friuli Venezia Giulia, che lancia l’allarme sulla situazione di chi opera all’interno delle case circondariali. “Siamo di fronte a problemi che vanno risolti” – spiega il segretario di categoria, Delfio Martin, che ha raccolto di persona le preoccupazioni che affliggono i lavoratori del settore. “Occorre – aggiunge – dare dignità a chi svolge in modo ottimo un servizio tutt’altro che facile all’interno delle carceri perché non è solo il detenuto ad aver bisogno di sostegno, ma anche chi lavora e deve sopperire alle enormi criticità”.
A dare la misura delle preoccupazioni vissute quotidianamente dagli operatori sono alcuni numeri, che ben descrivono il problema, ormai strutturale, della carenza di organici. Un dato su tutti: a fronte delle 604 unità teoriche previste per la polizia penitenziaria che segue le case circondariali di Tolmezzo, Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine, gli effettivi risultano soltanto 495, vale a dire quasi il 20% in meno del fabbisogno stimato come necessario. Un quadro che diventa allarmante se si considera che le sedi carcerarie del Friuli Venezia Giulia soffrono di sovraffollamento (tra i livelli più alti d’Italia), sforando del 30% i limiti di capienza consentita. “La politica e la Regione – sollecita Martin – devono prendersi carico di queste problematiche, anche a livello locale, per tornare ad essere competitivi. Noi come federazione faremo la nostra parte”.
Ufficio stampa Cisl FVG