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FONDO PENSIONE FVG. FANIA: NIENTE FUGHE IN AVANTI

Pubblicato su Il Gazzettino «C’è intenzione di chiudere il fondo? Non può essere una scelta unilaterale della Giunta». Il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania non ci sta: l’abrogazione del fondo pensione regionale, sostiene, deve essere discussa con le parti sociali. «Se la Giunta considera irrealizzabile il progetto – obietta Fania – ci convochino e ce lo dicono. Il fondo è stato istituito con una legge largamente condivisa (la 13/2012, n.d.r.) e la scelta di chiudere non può essere unilaterale. Né è accettabile come prassi che ogni nuova Giunta cancelli quanto fatto da quella precedente».
L’altolà del segretario della Cisl arriva dopo che l’assessore al personale Paolo Panontin, interpellato dal Gazzettino, non ha smentito l’ipotesi di chiusura del fondo. «È in corso una verifica», ha dichiarato Panontin, confermando inoltre l’esistenza di un accordo di reciprocità tra la Regione e il fondo del pubblico impiego Perseo. Accordo che, consentendo l’adesione del personale del Comparto unico al fondo nazionale, è destinato inevitabilmente a erodere il bacino di quello regionale, istituito ma ancora non operativo.
«Un conto sono gli impegni di reciprocità con Perseo – obietta Fania –, un altro l’avvio del fondo regionale. Che è stato concepito come un fondo complementare a quelli contrattuali, aperto a dipendenti e autonomi, con evidenti vantaggi per i precari, per chi cambia lavoro e con importanti novità in materia di assistenza integrativa a non autosufficenti e bambini».
Il dubbio è se i 33.500 iscritti indicati come breakeven siano un obiettivo realistico. «Vero che c’è la crisi e che le adesioni ai fondi pensione languono – replica Fania – ma non si può accantonare in silenzio un progetto che, tra l’altro, individuava un importante canale di utilizzo della liquidità dei Tfr del comparto e prevedeva non soltanto costi, ma anche rientri in termini di compartecipazioni».