FP CISL, FONTANINI SORDO ALLE RICHIESTE DEL SINDACATO
Fontanini sordo alle proposte del Sindacato, specialmente in tema di spending review. A puntare il dito contro il presidente della Provincia è la Fp Cisl di Udine, autrice di una proposta di razionalizzazione, ad oggi ancora inascoltata.
In particolare, la categoria del pubblico impiego della Cisl ha chiesto – stante la necessità di razionalizzare – di procedere ad una revisione dell’orario di lavoro dei dipendenti attualmente articolato su tre rientri settimanali, tornando alla precedente articolazione basata su due soli rientri pomeridiani con tre giornate di sei ore lavorative e due giornate di complessive nove ore di lavoro. La ragione della richiesta è presto detta: in questo modo – spiega la Fp in una nota – si agirebbe in maniera virtuosa sul piano del contenimento della spesa pubblica con una forte riduzione dei costi di gestione degli immobili che ospitano gli uffici provinciali (quali pulizie, riscaldamento / condizionamento, elettricità e altre forniture) nonché un’ulteriore quanto sensibile riduzione della spesa per buoni pasto destinati al personale. Tanto più – prosegue la nota a firma di Anna Pignatta – che l’eliminazione del rientro pomeridiano non andrebbe affatto a danneggiare gli interessi dell’utenza che fino ad ora, a dire il vero, non ha inteso sfruttare l’opportunità dell’ulteriore apertura pomeridiana degli uffici, vanificando le aspettative e gli investimenti dell’Amministrazione. E proprio per agevolare i cittadini, la Fp Cisl ha proposto, accanto al ritorno all’originaria articolazione del lavoro, anche flessibilità ed apertura degli uffici al pubblico già dalle 7 e 30 del mattino, consentendo così, ad esempio, ai tecnici delle imprese che collaborano con l’ente di poter accedere agli uffici prima di andare in cantiere, ai cittadini di depositare documenti o incontrare funzionari prima di andare al lavoro e alle mamme lavoratrici di avere a disposizione un orario flessibile che consentirebbe loro di arrivare al lavoro dopo aver accompagnato i figli a scuola. Il tutto – conclude la nota sindacale – con grandi risparmi per l’Amministrazione, con una migliore organizzazione del lavoro e degli uffici immediatamente adottabile, maggiormente orientata alle esigenze delle pari opportunità e in grado di essere accolta con favore dal pubblico e dal personale dipendente.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg