FVG, AUMENTANO GLI INFORTUNI SUL LAVORO DA COVID-19
In Friuli Venezia Giulia, tra gennaio e dicembre 2020, sono state 2.703 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-2019, di cui 2 con esito mortale.
Rispetto alla rilevazione avvenuta a novembre 2020 e riferita ai mesi precedenti, l’anno 2020 si è chiuso con il 50,9% di denunce in più, vale a dire 912 casi. A riferirlo è l’Inail con il suo ultimo Report che fa il punto proprio sulla correlazione tra incidenti sul lavoro e Covid-2019.
L’aumento degli infortuni legati al Coronavirus ha riguardato tutte le province del Friuli Venezia Giulia, ma più intensamente quella di Udine (42,7%). A pagare il prezzo più caro sono soprattutto le professioni legate alla sanità ed assistenza, come medici, infermieri, assistenti socio sanitari, fisioterapisti e radiologi.
Il 74,2 delle persone colpite da infortunio sono donne, specialmente tra i 35 e 64 anni.
“Questo andamento – commenta per la Cisl Fvg, il segretario generale Alberto Monticco – ci preoccupa molto, così come, in generale, il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Se da una parte abbiamo attivato, già la scorsa primavera, all’inizio della pandemia, protocolli efficaci di sicurezza all’interno delle fabbriche e dei luoghi di lavoro, è chiaro che la nostra attenzione non deve finire qui, ma orientarsi ancora di più alla diffusione capillare delle disposizione e ai controlli e vigilanza in modo che i lavoratori possono davvero sentirsi ed essere al sicuro”.