FVG, TRECENTO INTERINALI A RISCHIO
Da Il Piccolo Quasi 300 interinali dei servizi pubblici Fvg senza lo stipendio di giugno. Per gli oltre 100 alle dipendenze della Regione provvederà l’amministrazione Serracchiani, assicura il direttore generale Roberto Finardi. Per i circa 170 alle dipendenze delle aziende sanitarie e dell’Arpa dovrebbe arrivare una analoga soluzione. Ma, in questo caso, si tratterà di attendere le disposizioni dei singoli enti. Un bel guaio quello prodotto dalla crisi della ditta Talea, agenzia per il lavoro con sedi a Trieste e a Udine, ma anche a Roma, Milano, Napoli, Verona, Perugia e Cagliari, di cui la Regione e altre aziende pubbliche si avvalgono per le assunzioni di personale somministrato. A quanto risulta da mesi in liquidazione, la società ha scritto ai collaboratori interessati informandoli che, «nonostante numerosi solleciti sia scritti che verbali, l’ente presso il quale lei presta la sua opera non ci rimborsa i costi da noi sostenuti per retribuzioni e relativi contributi». Il motivo? «Un pretesto», secondo Talea, vale a dire il contenzioso con Equitalia Sud, «rispetto al quale per ben due volte il giudice si è pronunciato a nostro favore». L’informativa di Talea aggiunge che «dopo aver provveduto a pagare regolarmente tutte le retribuzioni utilizzando ogni risorsa disponibile, non è stato possibile andare oltre». E dunque, ieri, niente assegno a copertura di giugno, se non la precisazione ai dipendenti a rischio beffa che in virtù dell’articolo 30 del Dl 50/2016, il lavoratore avrebbe potuto passare alla cassa del datore di lavoro per ricevere quanto a lui dovuto. Evidentemente un terremoto vista la quantità del personale coinvolto. Oltre 100 addetti nella sola Regione, fa sapere Finardi. «Poiché la lettera di Talea contiene numerose inesattezze, come presunti note o solleciti inviati alla Regione – evidenzia la direzione generale -, l’amministrazione Fvg ha trasmesso una lettera a tutti i lavoratori somministrati assicurando l’erogazione diretta di un acconto, compatibilmente con i tempi richiesti dai necessari adeguamenti contabili, di quanto dovuto dalla società in riferimento alle ore effettive di prestazione fornite nel mese di giugno». La Regione, prosegue il comunicato di Palazzo, «sta valutando inoltre le opportune misure per garantire la continuità dell’impiego dei lavoratori interinali. Le organizzazioni sindacali, che hanno immediatamente richiesto un incontro sul tema, riceveranno già la prossima settimana la relativa convocazione». A firma del direttore del Servizio amministrazione personale Alessandra Vernier i sindacati sono in particolare stati informati del fatto che Talea era risultata «inadempiente» verso gli obblighi di versamento derivanti dalla notifica di una o più cartelle di pagamento, con tanto di pignoramento presso terzi da parte di Equitalia. Di conseguenza, secondo legge, la Regione ha dovuto «sospendere la relativa liquidazione». «Dei motivi dei ritardi ci importa poco – ribatte però a stretto giro la Fp Cgil Fvg dipendenti Regione -. Ci importa di più che ancora una volta sono le categorie di lavoratori più deboli e meno tutelati a fare le spese di un sistema di norme improntato alla precarizzazione del lavoro, nel quale amministrazioni pubbliche e agenzie interinali si muovono con fin troppa disinvoltura». Una vicenda «scabrosa e scandalosa, le ragioni dell’erario non possono andare a scapito del lavoratore», rincarano la dose Mafalda Ferletti e Massimo Bevilacqua, segretari regionali di Cgil e Cisl Fp, che invitano la Regione a rescindere il contratto con Talea. A esprimere preoccupazione e protesta anche Nidil Cgil, Felsa Cisl e Ultemp. Mentre Bevilacqua pone l’accento sulla questione delle 14 lavoratrici degli sportelli Si.Con.Te.: «Stupisce che la Regione, pur conoscendo le difficoltà di Talea, non abbia proceduto a prorogare i loro contratti in forma coordinata e continuativa. Al contrario, pure queste persone si ritroveranno nel calderone del lavoro interinale, tra l’altro dopo aver perso settimane di lavoro visto che, dopo l’interruzione al 30 giugno, riprenderanno servizio solo il 18 luglio».