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Giacenti 150 domande riguardanti handicap e invalidità

«Sono almeno 150 le domande giacenti sull’handicap». La denuncia è di Massimo Bevilacqua, segretario della Cisl-Funzione pubblica. La causa di tutte queste pratiche ancora da evadere è da ricercarsi nelle difficoltà operative determinate dal trasferimento di competenze dal Dipartimento di prevenzione all’Inps per il riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità civile, del sordomutismo e degli stati di handicap (legge 104/92). «Una novità – attacca il sindacalista – che conoscono in pochi e che sta causando non pochi problemi. Cosa succede? Le persone si rivolgono al Dipartimento di prevenzione ma vengono dirottate immediatamente all’Inps. L’Inps, che cosa fa? Raccoglie tutte le domande e le riporta al Dipartimento di prevenzione». Quest’ultimo servizio, a sentire il sindacalista, vanta oggi un minor numero di dipendenti proprio a causa del trasferimento di competenze all’Istituto nazionale di previdenza sociale. «Pertanto, i ritmi di lavoro sono, per necessità di cose, tutti rallentati. Ci sono pratiche relative alla legge 68 sull’handicap ancora da evadere dal 2009. Sono state quantificate in 150 domande ancora giacenti e mi sembra – ribadisce Bevilacqua – che di fronte a questi i numeri i commenti possono diventare superflui». Non solo. Rossi e Bevilacqua ricordano che ci sono dipendenti del Dipartimento di prevenzione che lavorano «dalle 8 di mattina alle 8 di sera. Questa è una situazione che l’Azienda sanitaria isontina deve assolutamente risolvere», attaccano i due. Che ricordano anche come i Distretti socio-sanitari «siano palesemente sottofinanziati». «È necessario un cambio di marcia – la conclusione di Livio Rossi – e il nostro sindacato rivendica di poter recitare la sua parte».