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GIOVANNI FANIA RICONFERMATO SEGRETARIO GENERALE

Sarà ancora Giovanni Fania, a traghettare la Cisl del Friuli Venezia Giulia per i prossimi anni. La due giorni congressuale – celebrata ieri e oggi alla Fiera di Udine – ha infatti riconfermato all’unanimità al timone del Sindacato il segretario uscente. Con lui in squadra, ancora Iris Morassi ed Elvio Di Lucente, che saranno affiancati da due nuovi ingressi, quello di Alberto Monticco, già segretario regionale poi "prestato" alla Fim nazionale e Luciano Bordin, ex segretario della Cisl di Trieste.
Diverse le sfide che attendono il Sindacato e che riguardano da vicino anche la nostra regione. Su tutte, riportare al cento dell’azione politica, il lavoro, vera e propria emergenza anche in Friuli Venezia Giulia, con 70mila persone interessate dagli ammortizzatori sociali, di cui 20mila già in mobilità.
"Guardiamo con estrema preoccupazione a quello che sta accadendo a Roma, alle urgenze di un Paese al collasso" – commenta Fania, sollecitando a livello regionale il ripristino della concertazione e l’apertura dei tavoli, a più riprese chiesti dalla Cisl e mai convocati dal precedente governatore. In regione – per Fania – c’è, infatti, molto da fare non solo per la ripresa, ma anche per la crescita. E sono anche i 150 delegati, nel corso del vivace dibattito, a individuare le linee guida dell’azione, confermate da Bonanni ieri. "Se da una parte – spiega Fania – dobbiamo spingere perchè vengano rifinanziati gli ammortizzatori sociali, dall’altra occorre mettere finalmente in campo una serie di interventi concreti a favore dello sviluppo". A partire – per la Cisl Fvg – da vere politiche industriali, tese a sostenere le imprese e a dare forza all’occupazione. "Ribadiamo – sollecita Fania – la costituzione di un assessorato dedicato proprio all’Industria, così come il rilancio di un manifatturiero innovato, che in questi anni è stato abbandonato a se stesso". Diversi gli assets su cui puntare: da un più spinto marketing territoriale, affidato ai bracci operativi della Regione e orientato a sfruttare meglio le potenzialità geografiche del Friuli Venezia Giulia a più incisive politiche attive del lavoro intese anche come formazione e matching tra domanda e offerta.
Basta – per la Cisl – con i silenzi della politica, che deve tornare ad essere responsabile, e basta ai "non si può" che hanno accompagnato questa regione per molti anni, bloccando investimenti e grande opere, come, ad esempio, il Superporto. E poi, gli interventi sui giovani, tra le priorità della Cisl. "Siamo molto preoccupati su questo fronte" – spiega Fania, sollecitando la stabilizzazione dei precari, la deincentivazione della flessibilità che si traduce in precarietà, ma anche un matching migliore tra domanda ed offerta di lavoro, oltre ad aiuti finanziari a fondo perso per i giovani che intraprendono un’attività imprenditoriale.
"Occorrono – rincara Fania – scelte politiche sull’economia e sul sociale, politiche industriali chiare e dai tempi certi".
Quanto al Sindacato, la Cisl farà come sempre responsabilmente la sua parte.
"Abbiamo – spiega Fania – avviato una forte riorganizzazione al nostro interno, per essere più vicini ai lavoratori e ancora più presenti sul territorio e nei luoghi di lavoro".

NOTE BIOGRAFICHE "SINDACALI" DI GIOVANNI FANIA
Classe 55, pugliese di origine, Giovanni Fania a 19 anni emigra in Germania per lavorare in una fabbrica metalmeccanica. Dopo tre anni fa ritorno in Italia, continuando ad essere occupato nel comparto metalmeccanico e diventando anche delegato di fabbrica. Dietro concorso, successivamente entra nel mondo della scuola, prima come precario, per sei anni, poi come strutturato e viene eletto segretario della Cisl Scuola. Nel 1992 entra a far parte della segreteria della Cisl di Gorizia, assumendone poi la guida nel 1997. Nel 2002 è, invece, nella segreteria della Cisl regionale, dove diventa segreterio generale nel 2008.

Ufficio stampa Cisl Fvg