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Giovedì 14, la riunione del CdA. INSIEL: A RISCHIO 19 LAVORATRICI. EPPURE IL LAVORO C’E’

L’appello della Fim Cisl: “Salvaguardare l’occupazione”

Occupazione a rischio per le diciannove lavoratrici, che da tre anni si occupano del cosiddetto “Progetto di Monitoraggio e di Controllo delle Ricette Farmaceutiche”, ovvero di elaborare i dati contenuti nelle ricette farmaceutiche del Servizio Sanitario Nazionale e delle ricette AFIR (Assistenza Farmaceutica Integrativa Regionale) relative a specifiche patologie.
Secondo la normativa regionale e nazionale, tale attività ha lo scopo di verificare la congruità di quanto dichiarato dalle Farmacie e dalle Parafarmacie convenzionate e soprattutto per monitorare e pianificare, attraverso il controllo contabile, la spesa farmaceutica regionale al fine di contenerne i costi.
Negli ultimi tre anni – si legge in una nota della Fim Cisl – l’attività è in carico a Insiel S.p.A., che ha continuato ad avvalersi dell’esperienza delle lavoratrici già impiegate in questo Progetto presso le precedenti ditte che effettuavano il servizio fin dal 1994.
Il numero delle lavoratrici è stato integrato fino a raggiungere il numero attuale di 19, grazie ad un notevole incremento del volume di ricette mensili (che si aggira intorno a un milione) e alle varie richieste aggiuntive di dati sempre più specifici e dettagliati da parte delle ASL.
Il problema – prosegue la nota del Sindacato – è che è stata prevista la telematizzazione delle ricette farmaceutiche, ovvero l’eliminazione definitiva del supporto cartaceo.
La sperimentazione della telematizzazione delle ricette è stata avviata in sei Regioni pilota. Ma i problemi sono parecchi, tanto che non si prevede un passaggio alla telematizzazione delle ricette farmaceutiche in tempi brevi.
Insiel cesserà questa attività in concomitanza della scadenza del contratto a termine delle diciannove lavoratrici il prossimo 19 agosto e la Regione con il Dipartimento Servizi Condivisi – Servizio Sanitario Regionale, ha già provveduto a predisporre un bando di gara al ribasso (per cui l’attività potrebbe venire delocalizzata!) per la riassegnazione di questo servizio.
Il bando di gara – denuncia la Fim Cisl – non contiene la clausola sociale di salvaguardia dell’occupazione per le 19 lavoratrici, che si troveranno disoccupate nonostante la professionalità acquisita in questo progetto da più di 10 anni presso le precedenti ditte che lo hanno gestito.
Fino ad oggi – continua la Fim – malgrado le varie sollecitazioni e la richiesta di rivedere il bando, la Regione non ha fatto sapere nulla sul futuro di queste lavoratrici e la questione è all’OdG del CdA di giovedì 14.
Come Fim riteniamo doveroso da parte della Regione assicurare la continuità lavorativa alle 19 lavoratrici e fa appello all’etica della responsabilità in modo che dal 20 agosto prossimo la Regione FVG non debba contare 19 disoccupati in più!

Trieste, 13 luglio 2011

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg – 335.7970621 – www.cislfvg.it