HYPO BANK VERIFICA LE ADESIONI ALLA USCITE VOLONTARIE
Da Il Messaggero Veneto Potrebbe diminuire il numero di lavoratori licenziati dalla Hypo Alpe Adria Bank. Accanto alle 97 persone considerate in esubero dall’azienda, ulteriori 31 dipendenti hanno scelto di andarsene in maniera volontaria (6 dei quali sfruttando le agevolazioni del prepensionamento). I sindacati quindi sono al lavoro per cercare di convincere l’azienda a tener conto delle uscite volontarie facendole rientrare nella lista dei 97 esuberi. In questo modo, 31 persone potrebbero restare in Hypo Bank. «Sono già state analizzate alcune possibili sostituibilità di profilo professionale – spiega Roberto De Marchi della Fiba Cisl – che consentiranno di salvare posti di lavoro in presenza di adesioni volontarie “extra-lista”. Invitiamo quindi tutti i colleghi che hanno avuto il colloquio venerdì scorso, a ripensare alle indicazioni fornite e a comunicarci, entro il 13 marzo, ciò che intendono fare, se andare o restare. Non vogliamo illudere nessuno – aggiunge – ma molto pragmaticamente ci potrebbero essere delle possibilità». Ora si tratta di incrociare i dati relativi alle persone che hanno scelto di uscire volontariamente dall’azienda (potendo contare su un incentivo all’esodo di 24 mensilità, con uno stipendio ridotto del 30%) e quelle inserite nelle liste dei licenziamenti. Nel caso ci fossero delle compatibilità, oltre ovviamente alla disponibilità della Hypo Bank, per ogni persona uscita volontariamente potrebbe essere depennato un nome dalla lista degli esuberi. Alla fine i dipendenti fuoriusciti sarebbero sempre 97, ma “soltanto” 66 di questi sarebbero licenziati forzatamente, gli altri 31 avrebbero scelto in maniera volontaria di andarsene. Dovranno essere i lavoratori che durante i colloqui della scorsa settimana hanno saputo di essere stati inseriti tra gli esuberi a decidere se restare o meno, anche se poco desiderati dall’azienda. In un periodo di crisi come quello attuale però, i sindacati invitano a riflettere bene prima di non cogliere ogni tipo di opportunità, visto che la professione del bancario è difficilmente spendibile in altri settori. «Sappiamo che il momento è difficile soprattutto per chi vive da mesi una situazione pesante e insopportabile – conclude De Marchi – ma se insistiamo è perché vogliamo salvare quanti più lavoratori possibile». La vertenza della Hypo si chiuderà la prossima settimana, quando i primi lavoratori cominceranno a lasciare l’azienda.