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I PROBLEMI DEI PENSIONATI, PROBLEMI DI TUTTI

Questa mattina a Udine, la riunione congiunta dei direttivi di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil
Il segretario della Cisl, Gianfranco Valenta: “Dalla Regione nessuna risposta”

Innalzamento della qualità della vita, recupero del potere d’acquisto delle pensioni, salvaguardia e sviluppo dell’assistenza sociale e sanitaria: sono temi che interessano tutti i cittadini, ma di fronte ai quali Governo e Regione rimangono sordi.

La denuncia arriva dai Sindacati pensionati del Friuli-Venezia Giulia, questa mattina riuniti a Udine con i loro direttivi.

“Il dibattito cui assistiamo – commenta il segretario della Fnp Cisl, Gianfranco Valenta, anche a nome di Spi-Cgil e Uilp-Uil – è riduttivo e fuorviante rispetto ai reali problemi del Paese, come la forte emergenza sociale e la grave crisi economico-produttiva, e rivela un preoccupante vuoto progettuale e morale”.

Se sul fronte della crisi, i Sindacati di Spi, Fnp e Uilp – richiamandosi anche i valori della solidarietà – sollecitano la destinazione di risorse e piani industriali e produttivi che garantiscano la continuità occupazionale, è sul versante dei temi che da vicino riguardano gli anziani, che le richieste si fanno ancor più incalzanti.

“La nostra battaglia – spiega Valenta – va in direzione della difesa della vartenza nazionale incentrata prima di tutto sul recupero del potere d’acquisto delle pensioni (da 15 anni invariate con una perdita del loro valore di oltre il 30%), che vanno agganciate al costo della vita e sull’approvazione della legge sul fondo per la non autosufficienza”. Si tratta – a detta dei Sindacati, che sono pronti alla mobilitazione – di passaggi fondamentali contro la crescente povertà e per tutelare le fasce deboli della popolazione. Tuttavia le risposte restano insoddisfacenti, con una Finanziaria per il 2010 abbottonata (malgrado le risorse disponibili nel bilancio dell’Inps, che chiuderà con un attivo di circa 7 miliardi) e il blocco degli stanziamenti per il Fondo per la non autosufficienza, con la conseguenza che molte famiglie con non autosufficienti a carico si dovranno arrangiare.

E le cose non vanno meglio a livello regionale. “Siamo ancora in attesa degli incontri richiesti da tempo – commenta Valenta – e le nostre istanze sono ad oggi senza risposta: maggiore sostegno alle famiglie con persone non autosufficienti, incremento delle risorse per il Fondo Autonomia Possibile, aumento delle quote assegnate dalla regione a chi è ricoverato nelle case di riposo”. “Richieste – aggiunge il segretario della Fnp Cisl – che non prevedevano lo stanziamento di risorse aggiuntive, ma l’utilizzo della somma destinata dalla Regione ad incremento di quell’obbrobrio che è la social card nazionale: uno strumento, tra l’altro, che ha interessato meno di 4mila persone su oltre 65mila pensionati sotto i 500 euro lordi mensili”.

Per contro la Regione, non solo ha accantonato tale somma tra i residui del 2009 da utilizzare, forse, nel 2010 e 2011, ma anche il Libro Verde presentato dall’assessore alla Sanità cinque mesi fa con gran clamore, non ha avuto ad oggi seguito.

Resta poi aperta la questione della riqualificazione e dell’accreditamento delle case di riposo, che necessariamente prevede il blocco reale (formalmente vigente dal 2001) dei posti letto. “Non solo – spiega Valenta – il tavolo che abbiamo richiesto non è ancora stato convocato, ma si continua con le deroghe per rispondere all’interesse degli imprenditori privati, con la conseguenza che oggi è aumentata la disponiblità di posti letto a fronte di un fabbisogno dichiarato dalla stessa Regione di 7mila359 unità.

“Servirebbe invece – dicono i Sindacati, denunciando anche “l’inaudito azzeramento attuato dalla Regione con il blitz di luglio, dei poteri d’intervento dei Comuni in materia sociale, sociosanitaria ed assistenziale – dare maggiore sviluppo ai centri diurni, abbattere le rette, avviare progetti per l’abitare possibile, puntando sull’assistenza domiciliare.

Udine, 11 settembre 2009

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg