I soldi per le ronde siano investiti in ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro
Dopo la bocciatura del provvedimento parlamentare da parte della Corte Costituzionale, la richiesta della Csil Fvg
C’è piena condivisione in casa Cisl per la sentenza emessa dalla Corte Costituzionale che ha bocciato le norme approvate dal Parlamento sulle cosidette ronde, previste dal pacchetto sicurezza. La decisione della Consulta non è dunque passata inosservata nemmeno in Friuli-Venezia Giulia, regione che – a detta del Sindacato – è stata " solerte nell’avviare, malgrado la difficile situazione economica, inutili e pericolosi provvedimenti di vigilanza e formazione delle ronde". "Alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale, che dichiara illegittimo l’impiego delle ronde in situazioni di disagio sociale – commenta il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania – chiediamo alla Regione in occasione delle variazioni di bilancio e stante la ristrettezza della Manovra finanziaria di recuperare le risorse poste su quel capitolo e di destinarle agli ammortizzatori sociali e alle politiche attive del lavoro". Fermo restando – secondo la Cisl – che le ronde rimangono uno strumento inutile e che la sicurezza del territorio e dei cittadini rimane demandata alla professionalità e all’impegno delle forze dell’ordine, in un momento di forte crisi economica e produttiva, è importante che le risorse non vadano distratte su obiettivi pericolosi, ma impiegate per il bene collettivo.
Trieste, 28 giugno 2010
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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