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IDEAL STANDARD, CADE LA PREGIUDIZIALE SU ORCENICO

Destino sospeso quello della Ideal Standard di Orcenico, in provincia di Pordenone, dopo che la trattativa apertasi al Ministero dello Sviluppo Economico, ha previsto ancora un mese di tempo per definire la questione sulla chiusura o meno del sito della destra Tagliamento. Malgrado la permanenza dei sei scenari già tracciati dall’azienda nell’incontro di luglio scorso – vale a dire la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali o al par time o di vendere – è emerso un nuovo "barlume di positività". A riferirlo, riconoscendo il ruolo positivo svolto dal Governo (che ha rassicurato che a Orcenico rimarrà un’attività industriale) è Angelo Colombini, il segretario nazionale della Femca Cisl, al tavolo romano. "E’ stata negata – spiega – ogni pregiudiziale sullo stabilimento di Orcenico: qualsiasi decisione ora verrà presa, dovrà valorizzare la compagine italiana di Ideal Standard, ovvero tutti gli stabilimenti produttivi". Quanto ai prossimi passi, che porteranno già entro fine mese ad un nuovo appuntamento per vagliare come uscire dalla crisi a livello di gruppo, c’è anche la richiesta di un incontro con il ministro del Lavoro per discutere degli ammortizzatori sociali, tenuto conto che il 31 dicembre scadrà il contratto di solidarietà e probabilmente si dovrà ricorrere alla cassa integrazione in deroga. Ben fermi anche gli impegni della Regione Friuli Venezia Giulia, con la governatrice Debora Serracchiani che si è detta pronta a mettere in campo, per salvaguardare il sito produttivo pordenonese, che attualmemte occupa oltre 400 lavoratori, un pacchetto di incentivi su Irap ed energia. "La nostra priorità di far cadere la pregiudiziale su Orcenico – commenta il segretario della Femca provinciale, Franco Rizzo – è stata incassata: ora c’è la possibilità concreta di ragionare sul piano industriale e di capire come poter arrivare al salvataggio degli stabilimenti; il tutto sotto il coordinamento indispensabile del Mise". Ad essere accolta con soddisfazione è anche la definizione di un agenda di impegni che vedrà la ricerca degli ammortizzatori sociali da applicare e la discussione di merito appunto sul piano industriale. A tavolo in corso, proprio il sito di Orcenico è stato teatro di una grande manifestazione, prima di tutto di solidarietà, promossa da Cgil, Cisl e Uil territoriali ed anticipata da un presidio e da un volantinaggio sulla strada statale. Un’assemblea pubblica che ha raccolto oltre 600 persone, tra lavoratori, istituzioni – molti i sindaci e i rappresentanti politici presenti – ed Rsu di altre aziende, come Electrolux che hanno espresso tutta la loro vicinanza alle maestranze di Ideal Standard. "Difendere il lavoro e rimanere uniti", è il messaggio condiviso e rilanciato anche dal segretario confederale Arturo Pellizzon, assieme alla richiesta corale che la politica intervenga con più forza e coraggio per salvare la produttività di un territorio che continua a pagare alto il conto della crisi, con oltre 10mila persone già interessate da percorsi di cassa integrazione e mobilità. Ideal Standard – è stato sottolineato da più parti – è l’esempio emblematico di come si difende una fabbrica, di come attorno ad uno stabilimento possa crearsi una forte mobilitazione. Tuttavia, nonostante il risultato raggiunto ieri, la guardia non si abbassa, con i lavoratori che continueranno a presidiare e vigilare lo stabilimento 24 ore su 24.

Ufficio stampa Cisl Fvg