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IDEAL STANDARD, SOSPESA LA PROCEDURA DI MOBILITA’

Sospesa la mobilità per i dipendenti di Ideal Standard. La decisione di bloccare la procedura è arrivata l’altro ieri (per chi legge) dal tavolo romano istituito presso il ministero dello Sviluppo Economico. Il Governo ha ritenuto di accogliere la richiesta proveniente dall’azienda di sospendere l’ammortizzatore più estremo a favore della cassa integrazione in deroga. Cig che scatterà dal prossimo primo gennaio per una durata di sei mesi e che interesserà tutti e tre i siti produttivi. “Si tratta di un accordo positivo – commenta a caldo il segretario generale della Femca Cisl, Sergio Gigli – che permette un’analisi più attenta del piano industriale e la ricerca di nuove soluzioni che consentano di dare continuare all’attività produttiva con o senza Ideal Standard. E’, infatti, chiaro che non possiamo accettare supinamente, pur in una situazione di mercato complessa, la chiusura di uno stabilimento industriale”. Sollievo e fiducia arriva anche da Pordenone dove i Sindacati, a seguito della notizia, hanno temporaneamente sospeso le iniziative di protesta come il blocco delle spedizioni, con la produzione ripresa ai ritmi ordinari. “Quello sottoscritto – spiega il segretario provinciale della Femca, Franco Rizzo – è un accordo sofferto che blocca i licenziamenti e apre prospettive nuove sul sito di Orcenico”. Sito che ha già incassato alcune manifestazioni di interesse, anche se non ancora formalizzate. In particolare a guardare con favore alla stabilimento sarebbe una cordata friulano-veneta capitanata dalla società Glass Idromassaggi, che ha già effettuato con soddisfazione un primo sopralluogo. “Siamo di fronte – aggiunge Rizzo – ad un risultato straordinario del territorio”. L’accordo firmato al Mise, infatti, riprende le sollecitazioni giunte dal territorio – e specialmente da Orcenico, fino a pochi giorni fa il sito più a rischio – e racchiuse in un documento sottoscritto qualche settimana fa proprio a Pordenone tra le categorie e gli Industriali locali e che suggeriva di sostituire la mobilità con la cassa in deroga per guadagnare tempo a favore di soluzioni alternative. Una proposta, questa, che sarebbe stata accettata dalla proprietà aziendale solo a fronte di impegni precisi del governo centrale. Oggi quegli impegni ci sono, a partire dalla garanzia delle risorse a copertura della cassa integrazione in deroga, la cui richiesta sarà attivata immediatamente da Ideal Standard. Viene così recepita anche l’istanza del governo di ripristinare – così si legge nell’accordo – le relazioni industriali e istituzionali indispensabili alla gestione condivisa dei complessi processi di riorganizzazione e ristrutturazione del Gruppo.
Se i lavoratori hanno sospeso le iniziative di agitazione in atto, per parte loro i vertici aziendali hanno confermato, da una parte, l’esistenza di contatti con investitori finalizzati alla vendita, anche integrale, del sito di Orcenico e la conferma di voler mantenere e redistribuire i volumi produttivi in Italia, auspicando una ripresa del settore, ovvero della domanda sia interna che estera. “Ora – spiega il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania – non dobbiamo perdere il prezioso tempo guadagnato, trovando al più presto imprenditori locali disposti ad investire sul sito, salvaguardando la professionalità delle maestranze. Dinnanzi a Fondi senza cultura industriali che hanno portato alla spoliazione di un settore innescando una guerra fratricida, abbiamo bisogno di imprenditori che credano nel sistema industriale del Friuli Venezia Giulia e facciano tornare a crescere la regione ed il suo manifatturiero”. Il confronto sul piano industriale continuerà a Roma il 4 dicembre prossimo.

Ufficio stampa Cisl FVG