INTELLIGENZA ARTIFICIALE, SI’ AD UN PATTO STRATEGICO E SOCIALE TRA SINDACATO E AZIENDE
A Pordenone una tavola rotonda sul lavoro nell’era dell’Intelligenza artificiale. La proposta della Femca Cisl Fvg di un Protocollo sull’AI incassa un’apertura da Confindustria Alto Adriatico
Pordenone si conferma terra di sperimentazione nelle relazioni industriali: è qui che stamani, durante una tavola rotonda promossa dalla Femca Cisl regionale sul tema del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale, il Sindacato ha incassato l’apertura di Confindustria Alto Adriatico sulla stesura di un Protocollo congiunto che perimetri, regolamenti e stabilisca principi chiari sull’introduzione dell’AI nelle aziende.
Un protocollo che potrebbe essere sostenuto anche dall’istituzione di un osservatorio dedicato al monitoraggio dell’evoluzione tecnologica, e che, attraverso la raccolta di dati e di buone prassi, dovrebbe favorire la negoziazione delle parti sociali sia sui contratti collettivi, sia nella progettazione di percorsi di formazione.
“Ci piace pensare – sottolinea per la Femca Cisl, Franco Rizzo – che questa possa essere un’azione pilota, replicabile in tema di innovazione responsabile ed inclusiva, tenuto conto che l’intelligenza artificiale richiede l’adozione di nuove policy e linee guida tali da prevenirne un uso improprio e la spersonalizzazione del lavoro. Vogliamo immaginare un nuovo umanesimo digitale incentrato sull’etica e sull’uomo, regolato da relazioni industriali rinnovate”.
Un ruolo centrale è, dunque, rappresentato dalla contrattazione collettiva, che necessariamente dovrà adattarsi al mutamento radicale del contesto lavorativo indotto dall’AI, definendo nuove norme sull’utilizzo responsabile della tecnologia nei processi produttivi e nelle dinamiche organizzative, tenendo conto delle implicazioni sui profili professionali, sulla formazione e sulle politiche retributive.
Rilanciare la contrattazione sull’AI, soprattutto quella di secondo livello, partendo dalle necessità del contratto attuale e valorizzando le buone pratiche, è uno degli assist fondamentali anche per il segretario generale della Cisl Fvg, Alberto Monticco. “Allo stesso modo – sostiene Monticco – nelle nuove relazioni andranno valorizzate la responsabilità e la partecipazione di chi avrà una visione del futuro incentrata sulle persone, sul lavoro, sulla complementarietà, e non sostituzione, di intelligenze umane e artificiali, a supporto dello sviluppo del territorio”.
Accanto alla contrattazione, l’altro tassello fondamentale è quello della formazione sia per per colmare il divario delle competenze, attraverso il rafforzamento dei programmi universitari e valorizzando gli Istituti Tecnici Superiori, sia per aggiornare le competenze di chi già lavora, orientando in maniera più specialistica anche i fondi interprofessionali. Sul tema delle competenze interviene anche la segretaria nazionale della Femca Cisl, Nora Garofalo. “E’ prioritario affrontare la questione delle competenze e della qualità delle stesse: abbiamo la responsabilità di accompagnare questa transizione delle competenze, al pari della altre transizioni: ecologica, energetica, demografica, lavorando su un profondo aggiornamento”.
Quanto al protocollo, i punti chiave sono sei: la ridefinizione dei ruoli dei lavoratori alla luce dei processi di automazione imposti dall’AI; la trasparenza degli algoritmi utilizzati per le assunzioni, promozioni, valutazioni delle performance lavorative e licenziamenti; la partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale; la garanzia della privacy e della protezione dei dati raccolti; la formazione continua dei lavoratori, ed, infine, la promozione di una divulgazione responsabile dell’intelligenza artificiale per garantirne un uso critico e consapevole.
“E’ fondamentale – spiega ancora Rizzo – che tutti gli attori coinvolti si assumano la responsabilità di creare un contesto in cui l’AI venga percepita come un’opportunità e di dialogare e cooperare in modo costruttivo affinché l’adozione dell’AI non solo tuteli i diritti dei lavoratori, ma promuova anche una crescita economica sostenibile e inclusiva”.
- La situazione in FVG
Nonostante il Fvg sia all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie, con università, centri di ricerca e aziende di eccellenza, deve affrontare sfide rilevanti. Da un lato verrà costruito uno dei supercalcolatori per l’IA tra i più potenti in Italia, alimentato da energia rinnovabile, grazie alla collaborazione tra l’Università di Udine e il gestore idrico CAFC. Dall’altra, la regione deve far fronte a carenze di competenze, disuguaglianze di genere e al rischio di automazione, in un contesto reso ancora più complesso dall’inverno demografico.
Si stima che circa il 23% dei posti di lavoro in Friuli Venezia Giulia sia a rischio a causa dell’IA, una percentuale inferiore rispetto alla media europea (39,5%) e a quella nazionale (36,2%). La regione si colloca al nono posto in Italia, con Lombardia, Lazio, Piemonte e Valle d’Aosta in testa.
Il reperimento di competenze digitali in Friuli Venezia Giulia presenta notevoli difficoltà. Negli ultimi dieci anni, secondo la Fondazione Nord-Est, il fenomeno della fuga dei giovani laureati verso l’estero è cresciuto in maniera significativa, tanto che la regione, con il 51,5% di giovani migranti, si colloca al primo posto a livello nazionale. Questo esodo ha comportato, tra il 2011 e il 2023, un costo stimato di 3,2 miliardi di euro. Tra le cause le basse retribuzioni, e le scarse opportunità di crescita professionale offerte a livello locale. Una condizione che potrebbe rallentare la regione nella competizione globale nell’economia della conoscenza.
Alla tavola rotonda, introdotta dal segretario della Femca Cisl Fvg, Franco Rizzo, sono intervenuti Gianluca Melzi, responsabile Relazioni Industriali EssilorLuxottica, Nicola Basso, responsabile Relazioni Industriali Bracco spa, Giuseppe Venier ad Umana spa, Salvatore Benigno, presidente Cafc spa, Michelangelo Agrusti, presidente Confindustria Alto Adriatico, Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, Alberto Monticco, segretario generale Cisl Fvg. Ha chiuso i lavori, la segretaria generale Femca Cisl, Nora Garofalo.