LA CISL CONTRO L’ASS 6 SULLE SEDI DEI DISTRETTI

«Nella Ass 6 si parla troppo». Dichiarazione lapidaria dalla Fps Cisl in relazione al “valzer delle sedi” dell’Azienda sanitaria. «Abbiamo letto l’ennesima dichiarazione del responsabile del Distretto urbano, dottor Marin, in merito ad una possibile sede del distretto urbano. E per l’ennesima volta non c’è certezza della sede ma solo ipotesi o proposte che, se analizzate, non tengono in considerazione i bisogni dei cittadini e del personale. Inoltre come parti sociali continuiamo ad apprendere dalla stampa di queste ipotesi/proposte e i cittadini continuano a lamentarsi dei disservizi». La Funzione pubblica della Cisl chiede dunque al direttore generale della Ass 6 di «“concordare” con il responsabile del distretto cosa intende comunicare alla stampa o perlomeno che convochi i mas-media solo dopo che è stata pianificata e discussa con tutti i soggetti la nuova sede e la nuova organizzazione. E’ una richiesta che rivolgiamo – spiega il segretario provinciale, Paolo Florean – perché è indispensabile dare tranquillità ai lavoratori ma soprattutto ai cittadini i quali si trovano già oggi in grave difficoltà, ne è un esempio la discussione sulla sede di Cordenons. Come è altrettanto indispensabile che la medicina del lavoro imponga la chiusura della sede di via San Quirino, dovuta all’inidoneità della struttura ad ospitare tale servizio sia per i cittadini che per gli operatori». Per la Fp Cisl è necessario «si decida una volta per tutte cosa e come si vuole organizzare il territorio, che si individui la nuova sede del distretto la quale non può che trovare una allocazione all’interno della città di Pordenone».