LA CISL DI PN SI INTERROGA SULLA CONCILIAZIONE
La CISL di Pordenone riunisce il Consiglio Generale giovedì 25 ottobre a Casarsa della Delizia presso il Ristorante Solidale Al Posta con un convegno dal titolo : “Diversi alla meta : Lavoro-Conciliazione-Opportunità”.
Fare il punto, quando ancora la crisi colpisce in modo pesante la nostra provincia, sul tema delle pari opportunità analizzandone aspetti importanti quali l’occupazione, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, i servizi alle famiglie, una possibile armonizzazione dei ruoli, è l’obiettivo del convegno.
Tra i relatori la consigliera provinciale di parità Chiara Cristini, Cinzia Frascheri del dipartimento salute e sicurezza della CISL nazionale, Barbara Piccinato esperta di rendicontazione sociale, Sandra Del Zotto esperta della formazione.
L’apertura dei lavori è affidata a Luciana Fabbro della Segreteria Cisl di Pordenone, le conclusioni a Renata Dalla Ricca Coordinatrice Donne Regionale della Cisl.
Donne che perdono il lavoro a causa della crisi, donne che accettano flessibilità e precarietà pur di introitare un reddito in famiglia, donne che erogano servizi di cura e di assistenza sostituendosi ai molti vuoti lasciati dalla politica e dalle istituzioni, all’interno di un sistema che non si fa veramente carico del problema conciliazione vita-lavoro, tutt’altro che risolto.
Un sistema che non ha ancora capito, o non vuole capire, quanto in realtà sia costoso per la società intera continuare a tenere le donne ai margini del mercato del lavoro, ad ostacolarle anziché favorirne l’accesso.
Un sistema che troppo spesso non esita ad attuare comportamenti che compromettono la salute stessa delle donne aggiungendo costi sociali ai molti che già oggi gravano sui bilanci dello stato a tutti i livelli, e di conseguenza su ciascuno di noi.
E’ essenziale, in questo difficile contesto, che si riduca il rischio che la crisi colpisca di più le donne, come in effetti avviene, solo perché ad esse sono richiesti ulteriori compiti : non è più possibile che chi dà di più continui ad essere punito anziché premiato.
Il dato apparentemente confortante che vedrebbe negli ultimi cinque anni un aumento del 7,2% del lavoro femminile in provincia di Pordenone, nasconde una realtà fatta di lavoro precario, a termine, in ruoli e mansioni tutt’altro che qualificati.
Per la CISL di Pordenone è indispensabile invertire la rotta, costruire percorsi nuovi per affrontare in un’ottica diversa i problemi posti dalla crisi economica e sociale. Una crisi che, se da un lato è responsabile di aver acuito le già difficili condizioni delle donne e delle lavoratrici, dall’altra mette in evidenza l’urgenza per il Paese e le imprese di investire sul lavoro, in particolare delle donne.
Segreteria UST CISL PORDENONE