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LA CISL FVG LANCIA L’ALLARME CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

L’ottimismo da solo non basta: la ripresa – come dimostrano anche i dati diffusi ieri dall’assessore Bolzonello – è ancora lontana e certo richiederà sforzi notevoli ed ulteriori misure straordinarie a livello regionale, ma anche un intervento diretto ed immediato del Governo sul fronte degli ammortizzatori sociali. A preoccupare enormemente la Cisl Fvg è l’imminente scadenza della cassa integrazione in deroga – il prossimo 31 maggio -ed il silenzio del ministero competente. La situazione ad oggi è pesante, stando al Sindacato: delle 3.422 domande di cig in deroga, la Regione ne ha decretate 2.547 ed ha pronti i rimanenti 875 decreti che sono però bloccati per il gravissimo ritardo del ministero del Lavoro nell’assegnare le risorse. In sostanza, l’efficienza dei funzionari della Direzione Regionale Lavoro e dell’Inps – a cui va dato atto della professionalità, della competenza e della sensibilità nel gestire questa materia – viene di fatto resa vana da un comportamento irresponsabile del ministero, con addirittura il 25% delle domande del 2014 inevase a causa del mancato invio di fondi. “Una situazione insostenibile – denuncia il segretario della Cisl Fvg, Alberto Monticco – se si considera che a danno si aggiunge danno: al problema dell’assegnazione delle risorse (in alcune regioni si sono registrati ritardi superiori all’anno) si deve sommare anche il fatto di aver voluto, sempre a livello centrale, restringere i criteri sui beneficiari”. E c’è di più: stando alle normative ed alle informazioni attuali, la cassa in deroga scadrà alla fine del prossimo maggio: è vero che dal 1 del mese ci sarà la NASPI ma è anche vero che questo ammortizzatore si potrà usare solo per lavoratrici e lavoratori disoccupati, quindi non in costanza di rapporto di lavoro. “Il rischio – commenta il segretario generale Cisl Fvg, Giovanni Fania – è che venga quindi a cadere anche l’ultima ed unica ancora di salvezza che ha consentito di limitare gli effetti nefasti di questi 7 anni di crisi”. La Cisl – prosegue la nota sindacale – ha sempre sostenuto che il Governo Renzi, prima di modificare gli attuali criteri sulla deroga, avrebbe dovuto realizzare la riforma della Cassa Integrazione prevista dal Jobs Act, che invece è ancora al palo. In una situazione nazionale in cui la crescita del Pil è pressoché pari a zero, mentre crescono disoccupazione generale e giovanile, l’indice di inattività, la dispersione scolastica e la generazione dei “Neet”, raccontarci favore sui progetti di rilancio non serve, né tanto meno aver ridotto gli ammortizzatori e ristretto la platea dei beneficiari, gettando così le basi per creare un situazione di emergenza occupazionale che innalzerà in modo esponenziale il disagio sociale e allargherà gli scenari di povertà in tutto il Paese.

Ufficio stampa Cisl FVG 

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