LA CISL FVG REPLICA A BELCI: IL RAPPORTO DI LAVORO DEVE RIMANERE SVINCOLATO DALLA POLITICA
COMUNICATO STAMPA
Arbitrato, scelta libera e volontaria del lavoratore
Fania: “L’Italia sia più europea”
Resta ferma la posizione della Cisl regionale in merito alla disciplina del rapporto di lavoro, che per il Sindacato deve rimanere un fatto tra parti sociali ed imprese, svincolato dall’influenza della politica di parte e di stagione. La risposta al segretario della Cgil, Belci, non tarda. “La Cisl – spiega il numero uno della Cisl Fvg, Giovanni Fania – non ha mai voluto, né promosso alcuna iniziativa di legge volta a regolare il rapporto di lavoro. Coerentemente, non condividendo la presenza della clausola compromissoria nei contratti di lavoro, abbiamo sottoscritto un accordo con tutte le associazioni datoriali per rendere inefficace una clausola ingiusta e di dubbia costituzionalità”. Per contro, la Cisl regionale ribadisce la necessità che l’Italia sia ancor più europea e, così come già avviene in altri Stati in materia di diritti e tutele del lavoro, si doti di un equo e giusto strumento per l’arbitrato e la conciliazione nelle controversie. Arbitrato che per il Sindacato deve rimanere una scelta libera e volontaria del lavoratore, che oggi troppo spesso rischia di attendere 4-5 anni e sostenere costi enormi per risolvere una causa di lavoro. “Quasi 500 milioni all’anno – spiega Fania – finiscono nelle parcelle degli avvocati, soldi che potrebbero essere risparmiati dai lavoratori, oltre al fatto che l’arbitrato risulta essenziale per la risoluzione celere delle cause, tenuto conto che ad oggi capita anche le aziende condannate, passati anni per la sentenza, non esistano più”. Poi la risposta diretta a Belci: “Voglio rassicurare il segretario della Cgil che i principi fondanti della Costituzione italiana sull’uguaglianza e la libertà dei cittadini di fronte alla legge sono saldamente ancorati nel manifesto dei principi fondanti della Cisl, nata 60anni fa. Piuttosto invito Belci a riflettere sulla proposta del senatore Nerozzi (ex Cgil) sul contratto unico di accesso, che, a mio avviso, sospende e discrimina i lavoratori neo assunti, sia rispetto all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (che non si tocca!), sia di fronte al concetto di uguaglianza tra cittadini”.
Trieste, 2 aprile 2010
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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