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La Cisl: più turismo per rilanciare l’Isontino

Boccata d’ossigeno da Fincantieri, ma la crisi continua a colpire duro industria e artigianato. È la sintesi della situazione economica in provincia analizzata dalla Cisl isontina. «È tempo di fissare priorità condivise non solo per tamponare, ma soprattutto per superare con strumenti adeguati l’emergenza crisi», ritiene il segretario Umberto Brusciano. Si parte dal tavolo per il Patto di sviluppo provinciale, che non può rimanere il luogo degli elenchi delle cose da fare, ma diventare un momento di concretezza e decisioni. «Innanzitutto sulle infrastrutture, scommettendo con convinzione sulle caratteristiche logistiche della nostra provincia – spiega Brusciano – Occorre costituire un sistema viario tra porto, aeroporto, ferrovia a partire dalla Sdag di Gorizia e dallo scalo di Cervignano». Ma per la Cisl isontina è prioritario anche realizzare un progetto di espansione sul porto di Monfalcone, in sinergia e differenziazione con San Giorgio, Trieste e Capodistria. Il turismo? Se Grado rappresenta la punta di spicco, non si possono trascurare tutti gli altri siti di interesse storico, paesaggistico ed enogastronomico della provincia, che vanno promossi attraverso pacchetti turistici di breve soggiorno. Quanto al settore enogastronomico in particolare è il segretario Gioacchino Salvatore a spingere su una forte aggregazione tra aziende, enti locali e Università. Attenzione, poi, al settore del commercio. «Una boccata d’ossigeno per la nostra occupazione – commenta Brusciano – è sicuramente rappresentata da Ikea, anche se il numero degli addetti e la qualità dei contratti dei neo assunti lasciano a desiderare come stabilità ed anche il numero degli assunti è rimasto sotto le aspettative». Tra le criticità messe sul tavolo dal sindacato c’è anche la questione dei Centri per l’impiego, che si trovano a dover gestire un numero consistente di lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro.