La Cisl Scuola Fvg scrive al Presidente della Regione sulla grave situazione della scuola del Friuli-Venezia Giulia.
Palmanova, 14 aprile 2009
Al Governatore della Regione
dott. Renzo Tondo
Signor Governatore,
come Lei sa si decide in questi giorni l’attribuzione delle dotazioni organiche dei docenti alle scuole della nostra Regione. Ciò avviene in presenza di una riduzione senza precedenti del numero di insegnanti su cui le scuole potranno contare, tale da mettere a dura prova la tenuta del nostro sistema di istruzione, sul duplice versante degli aspetti organizzativi e didattici, che insieme concorrono a determinare le condizioni per corrispondere adeguatamente al fabbisogno formativo del Paese.
L’azione sindacale condotta in questi mesi, pur non potendo rimuovere i pesanti condizionamenti di natura legislativa che caratterizzano un contesto politico ed economico particolarmente difficile, ha consentito di attenuare in parte gli effetti delle misure previste dalla legge 133/08, riducendo di 5.000 unità il numero dei tagli in organico di diritto.
E’ un risultato che, come si è detto, attenua solo in parte il peso dei provvedimenti adottati: tuttavia non lo sottovalutiamo e siamo anzi impegnati a consolidarlo in prospettiva, poiché crediamo che davvero le nostre scuole non possano sopportare ulteriori privazioni di risorse.
Su questo obiettivo, che è il primo di una piattaforma su cui la CISL Scuola avvia in questi giorni una nuova fase vertenziale, riteniamo debbano convergere anche l’attenzione e l’impegno di quei soggetti, come la Regione e gli Enti Locali, che non soltanto esercitano diretta rappresentanza degli utenti del servizio scolastico sul territorio, ma sempre più saranno investiti di competenze in ordine al governo del sistema di istruzione.
Nell’immediato, ci sembra importante rilevare che gli stessi provvedimenti del MIUR (circolare n. 38 del 2 aprile 2009, con allegato schema di decreto interministeriale sugli organici del personale docente) richiamano espressamente le Direzioni Scolastiche Regionali ad attivare “confronti e interazioni” con le Regioni e gli Enti Locali: il nostro auspicio è che tali soggetti assumano come noi, in questo momento, l’obiettivo della piena funzionalità del servizio scolastico come assolutamente prioritario. Crediamo che sia oggi indispensabile verificare l’effettiva sostenibilità dei tagli, poiché ci preoccupa la deprivazione che potrebbe derivarne per il nostro territorio: riteniamo in particolare di dover vigilare affinché i comportamenti degli uffici scolastici periferici, in questa fase di assegnazione dei posti alle scuole, non siano tali da accentuare e inasprire l’entità dei tagli definita dal decreto interministeriale.
Nella nostra regione, come già informato dallo scrivente, dal prossimo anno scolastico, le scuole subiranno un taglio in organico di diritto di 549 docenti a fronte di una crescita complessiva di alunni iscritti e frequentanti, tale sottrazione, metterà in ginocchio sia l’organizzazione sia la qualità del sistema d’istruzione oltre la piena funzionalità del sistema scolastico regionale, che ricordo è uno dei migliori del nostro paese.
Inoltre, questa mia missiva, a nome e per conto degli iscritti alla Cisl scuola che rappresento, vuole sollecitare il Suo senso di responsabilità e di appartenenza, per finalizzarlo alla possibilità che le nostre famiglie proseguano ad avere l’opportunità sulla quantità e sulla qualità del tempo scuola liberamente scelto già negli anni scolastici passati e con forte senso di responsabilità anche per il prossimo.
Analogo impegno riproporremo anche per gli organici del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel momento in cui si preciserà l’entità di una riduzione che è facile prevedere come altrettanto insostenibile, in quanto la bozza di organico prevista in prima lettura, prevede un taglio di tale personale a partire dal prossimo anno scolastico, di circa 300 unità, che proseguirà con questa entità nei successivi due anni, con una forte incidenza sul personale collaboratore scolastico, che oltre a decomporre l’unitarietà del sistema amministrativo e tecnico, mette a forte rischio il sistema di vigilanza e sorveglianza, contemporaneamente penalizza fortemente le scuole dei nostri territori montani.
La CISL Scuola, che il giorno 22 aprile 2009, evidenzierà con una sua manifestazione regionale gli obiettivi della vertenza (oltre agli organici, chiediamo tutele per i precari, stabilizzazione del lavoro nella scuola, adeguate risorse economiche per i bilanci), auspica che la S.V., condividendo l’obiettivo della difesa e della valorizzazione della scuola pubblica, voglia sostenerlo nelle sedi opportune con l’autorevolezza che deriva dal Suo ruolo di rappresentanza della comunità regionale.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
(Donato Lamorte)