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LA CISL TEME UN AUTUNNO NERO

Pizzo: molte aziende in difficoltà. «La crisi del tessile penalizza Savio»
«Le sensazioni negative che avevamo prima delle ferie sono state purtroppo confermate dopo i primi incontri alla riapertura delle fabbriche». E’ un commento preoccupato quello del segretario regionale della Fim-Cisl, Cristiano Pizzo, al primo giro d’orizzonte dopo la pausa estiva. «Le aziende che già versavano in difficoltà – ha spiegato – hanno acuito il loro disagio, con importanti ripercussioni sul calo dei volumi produttivi, che si sono contratti in maniera considerevole. Tutto ciò provoca preoccupazioni sul fronte dell’occupazione». Pizzo ha ricordato che ci sono dei segnali preoccupanti rispetto a rallentamenti in alcuni settori che negli ultimi mesi erano invece risultati trainanti. «Mi riferisco, ad esempio, al tessile – ha precisato -: il mercato mondiale sembra accusare un rallentamento importante e mi aspetto che anche qualche colosso locale, come la Savio a Pordenone, freni. Per questo motivo, anche se la situazione non sembra ancora essere allarmante, abbiamo già chiesto un incontro alla proprietà, per evitare che questa decellerazione abbia conseguenze sull’importante numero di interinali che sono impiegati in azienda». Per il segretario regionale della Fim-Cisl, sulla situazione di fortissima incertezza che si è creata e che perdurerà almeno fino alla fine dell’anno influisce la crisi finanziaria e quanto sta accadendo in Borsa con sedute altalenanti a fronte anche delle incertezze su una manovra per riportare in pareggio il bilancio dello Stato che cambia dalla mattina alla sera. «Non dimentichiamo – ha detto ancora Pizzo – che nella nostra regione abbiamo molte multinazionali quotate nelle Borse dei vari Paesi. Si tratta di marchi che stanno subendo delle conseguenze inevitabili in funzione di ciò che sta accadendo sui mercati. Ciò intacca la fiducia, ma anche il portafogli e di conseguenza la solidità della stessa struttura. All’incertezza contribuisce anche la manovra italiana – secondo il sindacalista -. La manovra necessità di maggiore equità attraverso proposte che colpiscano maggiormente le spese, gli sprechi e le inefficienze della politica», ha concluso.