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La Femca Cisl sposa l’acquisizione di Iris da parte di Eni e Acegas

La categoria promette controlli sulla costituzione della nuova società
Ferrante: “Prevalsa la lungimiranza sulle scelte di campanile”

“L’acquisizione di Iris da parte di Eni e Acegas va accolta positivamente: la responsabilità e lungimiranza della classe politica e manageriale ha prevalso sulle scelte di campanile o, ancor peggio, sulle logiche di potere e poltrone”: a sostenerlo è il segretario della Femca Cisl di Trieste, Mauro Ferrante, convinto della bontà dell’operazione portata a casa sul fronte della multiutility. Se, infatti – per la Femca -Acegas Aps può diventare il punto di riferimento degli interessi territoriali sui servizi pubblici locali, superando e allargando i confini regionali, l’Eni rappresenta il valore aggiunto grazie alla sua presenza in tutta la filiera del gas, alla significativa posizione nel settore elettrico, all’incidenza internazionale nell’ambito delle acquisizioni alla fonte delle risorse energetiche ed alla sua capacità di investimenti.
“Ci sono tutte le premesse perché dalla costituzione della nuova società si possa riprendere un percorso di aggregazione che coinvolga altre importanti società presenti in regione – commenta Ferrante – Amga in primo luogo e Italgas, un obiettivo su cui la Cisl sta insistendo da anni”. Tuttavia, la Femca avvierà già dai prossimi giorni i confronti sulla costituzione della nuova compagine, chiedendo garanzie per tutti i lavoratori. La clausola sociale prospettata dal governo con un addetto ogni 2mila clienti e le stesse modalità delle gare, infatti, rischiano di aprire drammatici problemi occupazionali anche in questo settore.
A fronte dell’energia che sta diventando una vera emergenza, rischiando di condizionare, senza iniziative articolate ed una politica adeguata, lo sviluppo industriale ed i consumi delle famiglie, l’acquisizione di Iris rappresenta un’importante inversione di tendenza. “La gestione dei servizi pubblici – spiega Ferrante – richiede un salto di qualità verso il consumatore-utente e un passo indietro della politica: il caso Iris potrebbe essere un segnale positivo che la politica a livello regionale dà alle comunità locali, accompagnando il processo di riorganizzazione dei servizi pubblici sulla base di un progetto condiviso ai tavoli di concertazione”.

Trieste, 20 luglio 2010

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
335.7970621