La Fim-Cisl: vincolare l’area della Carraro
Blindare la destinazione urbanistica dell’area Carraro affinché, in caso di chiusura dell’azienda, la zona non diventi preda degli appetiti dei ”palazzinari”. I sindacalisti lanciano un appello. «Il Comune di Gorizia ha un’arma che può utilizzare ed è quella del Piano regolatore – premette il segretario provinciale della Fim-Cisl, Giampiero Turus -. Siccome l’area della Carraro è appetibile, l’amministrazione comunale potrebbe blindare la destinazione urbanistica a zona industriale, in maniera tale che se c’è la volontà di dismetterla per venderla a costruttori di complessi abitativi, l’operazione non si possa fare». Nell’ottobre dello scorso anno, anche il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Roberto Antonaz aveva lanciato una proposta simile. «Il Comune di Gorizia – le sue parole – prenda una posizione chiara: a scanso di equivoci, dichiari l’area Carraro vincolata all’attuale destinazione d’uso, in modo tale che nessuno pensi di lucrare su un area di pregio con speculazioni edilizie una volta esaurita la sua destinazione industriale». Ma ad oggi, nulla si è fatto. Intanto, si rincorrono voci di traslochi di macchinari dello stabilimento goriziano in altre sedi dell’azienda. Sono indiscrezioni in parte confermate da Turus. «Il gruppo, ad un certo punto, ha annunciato l’intenzione di portare via un macchinario per sostituirlo con uno di simili caratteristiche ma più piccolo. Abbiamo detto immediatamente di no perché non possiamo permettere che si inizi alla chetichella a sostituire macchinari». Come previsto dall’accordo siglato tra la proprietà e le forze sindacali a dicembre sono state stabilite delle rotazioni mensili: almeno una trentina di lavoratori in Cigs saranno coinvolti da rotazioni, in modo che il numero di persone destinate a restare a casa per l’intero periodo si riduca il più possibile. Purtroppo non tutti gli operai potranno essere inseriti nelle rotazioni, visto che per alcune qualifiche (ovvero personale specializzato nel lavoro su una particolare linea di produzione) il lavoro al momento non c’è.