La Mangiarotti presenta il nuovo piano industriale
La direzione della Mangiarotti Spa ha presentato il piano industriale nel corso di un incontro con i rappresentanti delle Rsu e di Fim Cisl. I contenuti del documento sono stati illustrati nel corso di un’assemblea con i dipendenti (circa 200 nell’unità produttiva di Pannellia, 310 compresi Milano e Monfalcone) e tracciano una crescita qualitativa e quantitativa dell’azienda che si è appena aggiudicata una commessa a livello europeo per la realizzazione di un reattore a fusione per una centrale nucleare nel sud della Francia che darà lavoro all’azienda fino alla fine del 2016.
«Abbiamo chiesto un incontro – spiega il segretario di Fim Cisl Udine Sergio Drescig – per conoscere le prospettive di sviluppo relative al prossimo triennio nell’azienda che conta di assumere un centinaio di lavoratori per lo stabilimento di Monfalcone. Non solo, a Pannellia, dall’inizio dell’anno ad oggi, sono stati assunti circa 50 dipendenti, fra tecnici, ingegneri, fisici, matematici e maestranze. L’azienda – precisa Drescig – circa un anno fa è entrata nel settore nucleare. Una scelta che prelude un’opera di riorganizzazione interna e di riqualificazione dei lavoratori. Il nuovo stabilimento di Monfalcone è destinato alla produzione dei componenti più grossi – spiega – a Pannellia saranno realizzati componenti fino a 50 tonnellate».
Proprio in questi giorni l’azienda si è aggiudicata una commessa importante a livello europeo che l’ha vista sbaragliare il consorzio concorrente, composto da tedeschi e francesi, e che la vedrà impegnata nella costruzione di un reattore a fusione per una centrale nucleare nella Francia meridionale.
Un motivo di soddisfazione per Fim Cisl che, con l’azienda, ha siglato una serie di accordi sindacali a partire dal 1995. «Abbiamo concluso accordi di flessibilità in deroga al contratto nazionale che hanno permesso all’azienda di onorare puntualmente i termini per le commesse, ciò ha consolidato ulteriormente l’immagine dell’azienda che si riverberata in termini di credibilità e di commesse» chiosa Drescig.
Il passaggio dal petrolchimico al nucleare si è quindi tradotto in nuove prospettive di sviluppo, tanto che anche per Pannellia, come per Monfalcone, si renderanno necessarie presto ulteriori figure professionali, specie saldatori, che la stessa azienda contribuisce e formare con un corso dedicato.
«I lusinghieri risultati ottenuti – sostiene Drescig – ci permetteranno di proporre un premio di risultato per il periodo 2011- 2013, in virtù del quale sarà possibile stabilire alcuni obiettivi di redditività, qualità, abbattimento dell’assenteismo o altro, che verranno compensati con adeguati premi economici ai dipendenti».