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L’APPELLO DEI PENSIONATI: URGENTE DEFINIRE UN NUOVO PATTO SOCIALE

L’occasione è quella di parlare di riorganizzazione, di come il Sindacato deve cambiare per rispondere in modo più compiuto alle nuove istanze della collettività. In realtà l’assemblea organizzativa della Fnp Cisl del Friuli Venezia Giulia – oggi alla Fiera di Pordenone con il nazionale Ermenegildo Bonfanti ed il segretario della Cisl Fvg, Giovanni Fania – si traduce nella sede ideale per avanzare un pacchetto di proposte a tutto tondo: dal recupero del potere d’acquisto delle pensioni alla sollecitazione di una legge quadro per le persone con disabilità. Il filo che tiene assieme tutto è l’urgenza – cui si appella il segretario regionale di categoria, Renato Pizzolitto – di definire un forte ed inedito patto sociale per affrontare la crisi con le sue conseguenze, “con nuovi accordi sociali, creando lavoro, avviando una nuova stagione fatta di contrattazione, combattendo con strumenti concreti ingiustizie, povertà ed esclusione”. Un disagio crescente che preoccupa la Fnp Cisl Fvg, che rilancia non solo un nuovo modello di welfare di comunità, ”locale, territoriale, sussidiario e comunitario, nel quale pubblico, privato, terzo settore e famiglie collaborano per un risultato univoco”, ma anche un forte recupero della contrattazione come sinonimo di una democrazia sempre più corrosa e di partecipazione della collettività alle scelte della politica. E’ attraverso il dialogo sociale che – emerge dal vertice cislino –  si possono affrontare decisioni strategiche e non più procrastinabili. E l’agenda delle priorità – per la Fnp Cisl – è chiarissima. “Le cose da fare – spiega Pizzolitto – sono davvero tante, a partire dalla riduzione del peso fiscale a carico di famiglie e pensionati. In questa direzione va, infatti, la proposta della Cisl di riforma accompagnata dalla campagna di raccolta firme terminata i giorni scorsi”. E poi il nodo pensioni, cui va messo subito mano, garantendo la flessibilità d’uscita, ma anche la rivalutazione ed il potere d’acquisto demolito dal blocco dell’indicizzazione e da una pesante pressione fiscale. “La pensione – incalza Pizzolitto – non è una rendita finanziaria o una regalia, ma è una remunerazione differita che dà dignità alle persone”.
Di pari passo devono andare gli interventi mirati ad assicurare un sano invecchiamento attivo e la gestione della non autosufficienza, oltre a mettere finalmente mano ad una legge quadro sulle persone con disabilità. Non manca, poi, in questo quadro complesso, il giudizio sulle riforme regionali in atto, soprattutto quella sulla sanità. “Sappiamo bene – commenta il segretario Fnp – che le riforme hanno bisogno di tempo per produrre effetti positivi, ma è necessario che quanto previsto venga seguito ed aiutato, pena la ripetizione di tanti errori. Noi ci saremo, nonostante dall’assessore competente non giungano segnali incoraggianti di coinvolgimento, se non a cose fatte”.
Poi, certo, il sindacato deve fare la sua parte. Come? I passaggi sono quelli ufficializzati stamani e ribaditi dal segretario generale nazionale, Ermenegildo Bonfanti: riorganizzazione della presenza sul territorio per dare migliori risposte alla gente, perché è il territorio il punto cardine dove si fa sindacato; capacità di rinnovamento, attenzione ai giovani in un ottica di staffetta e scambio generazione; nessuna deroga al numero di mandati e nuove regole per il gruppo dirigente circa i imiti di età per la cessazione degli incarichi