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L’AGENDA DELLA CISL AF: MADE IN ITALY, GREEN ECONOMY E CENTRI PER L’IMPIEGO

C’è il settore cartario che regge ed in alcuni casi presenta investimenti, ci sono però alcune realtà del comparto della grafica che invece mostrano segnali di preoccupazione. C’è la vicenda delle Weissenfels di Fusine che ha trovato una risoluzione positiva con l’austriaca Pewag che rileverà in affitto di ramo d’azienda la storica acciaieria e nel contempo ci sono anche realtà piccole e piccolissime del manifatturiero locale che stanno sparendo sotto il silenzio generale. L’edilizia continua inesorabilmente a soffrire ma è nell’efficentamento energetico degli edifici e nella riqualificazione del patrimonio esistente la strada a cui indirizzare le imprese, attraverso specifici incentivi. Timori inoltre arrivano dall’agroalimentare del sandanielese e dai lavoratori delle cooperative sociali di pulizia che stanno risentendo negativamente in termini di salari, i nuovi contratti d’appalto. Sono da spingere invece i comparti del tessile, calzaturiero e l’occhialeria sfruttando le potenzialità del Made in Italy.
Un quadro con luci ed ombre quello presentato nei giorni scorsi all’assessore provinciale al lavoro Leonardo Barberio, da parte dei vertici della Cisl Alto Friuli rispetto alla situazione economico-occupazionale della montagna e della pedemontana friulana. All’incontro hanno preso parte il segretario generale Franco Colautti, il segretario regionale Cisl Alberto Monticco, i rappresentanti di categoria Valentino Bertossi della Filca, Giorgio Spelat della Fim, Fiorella Luri della FP, Adriano Pellegrini della Femca, Stefania Marchetti dell’Anolf e coordinatrice dello Sportello Fnp/Cisl.
Tra le altre criticità messe in luce all’assessore il ritardo nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, gli alti costi energetici che soffrono le imprese in termini di competitività con l’estero, ed il ruolo dei centri provinciali per l’impiego, secondo la Cisl Alto Friuli, da rivedere complessivamente perché “per come sono strutturati oggi – ha dichiarato Colautti – non fanno l’interesse delle persone in cerca di lavoro; sono da rendere più efficaci nell’attuazione di vere politiche attive per il lavoro”.
“E’ importante avere questi incontri sul territorio per focalizzare argomenti specifici che magari a volte sfuggono delle loro singolarità – ha commentato l’assessore Barberio – da parte nostra ampia disponibilità a raccogliere idee e suggerimenti in un costante confronto aperto; sui Centri per l’impiego in particolare – ha aggiunto – da parte nostra lavoriamo per innovarli, abbiamo dei responsabili degli uffici con mentalità aperte che stanno operando proprio nell’ottica di aprirsi al territorio e alle sue esigenze, proponendo politiche attive”.

Ufficio stampa Cisl FVG