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LATTERIE FRIULANE, LETTERA APERTA A BOLZONELLO

FAI – CISL    FLAI – CGIL   UILA – UIL
Segreterie regionali e provinciali del Friuli Venezia Giulia

LETTERA APERTA a Sergio BOLZONELLO
Vicepresidente della regione Friuli Venezia Giulia
Assessore alle Attività Produttive e alle Risorse rurali agroalimentare e forestale

Preg.mo Assessore,
la presente per rivolgerLe un accorato appello in qualità di Assessore alle attività produttive e all’agricoltura nonché come vice presidente della nostra regione Friuli Venezia Giulia.
Lei non può restare estraneo a quanto sta succedendo nel settore lattiero-caseario nella nostra regione. Non può alzare bandiera bianca semp licemente per l’individualismo che attanaglia i trasformatori friulani che, piuttosto di lavorare in sinergia tra di loro, hanno preferito e preferiscono ‘farsi la guerra’, per venire di conseguenza decapitati dalla legge di mercato.
Lei non può stare inerte intanto che l’ultima grande azienda di trasformazione presente in Friuli Venezia Giulia, il Consorzio Cooperativo Latterie Friulane, che occupa 200 dipendenti tra Campoformido e Spilimbergo, nel tentativo di uscire dal ‘pantano’ in cui – a nostro avviso – si trova, se ne sta andando verso una società nazionale, convinto che questa sia l’unica soluzione, tra l’altro, pare, aiutati, dall’Associazione di rappresentanza a cui si appoggia come dichiarato durante l’incontro in regione del 12 novembre u.s.
Lei oggi non ha responsabilità di ciò che è successo nel tempo passato e, proprio per questo, può avere quella determinazione e autorevolezza per gridare a gran voce, agli attori del settore, che la smettano di ‘farsi la guerra dei lunghi coltelli’ e facciano lavorare assieme i produttori di latte della nostra regione, per un progetto unico di rilancio. Senza la trasformazione della materia prima in loco saremo sempre ‘ostaggi di altri’.
Non è difficile comprenderlo, come altresì il valore aggiunto andrebbe ad arricchire a
ltri anziché i nostri allevatori.
Riteniamo che il progetto del polo latte friulano e di filiera latterio-casearia dovrebbe
essere elaborato da Lei Assessore e dal suo qualificato staff. Non si lasci scappare questa ultima possibilità, perché al di là di tante posizioni prese tramite articoli sulla stampa o dichiarazione d’intenti, da parte degli attori interessati, a nostro avviso, non si è fatto quanto necessario.
Come FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL, organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori della trasformazione e del mondo agricolo, siamo fortemente preoccupati, perché se dovessimo perdere la governance di questa ultima grande azienda di trasformazione, non perderemo solo una fetta importante di occupazione dipendente in regione, ma anche l’ultima possibilità di sviluppare in Friuli Venezia Giulia un progetto di aggregazione e/o di collaborazioni delle realtà lattiero-casearie già presenti in regione, che con economie di scala e/o specializzazione dei siti potrebbero remunerare di più la materia prima agli allevatori friulani, dando loro la possibilità di proseguire nell’attività di allevamento.
Le Organizzazioni professionali, comprese le Associazioni cooperative, tra le loro funzioni istituzionali – a nostro modesto avviso – avrebbero dovuto avere anche il ruolo di traino nella progettualità, nello sviluppo e nel coordinamento delle politiche di trasformazione delle produzioni primarie, invece, parrebbe si siano occupate di altro.
Assessore, queste realtà agro-industriali, non sono in capo a fondi internazionali o a
multinazionali, sono presenti sul nostro territorio e sono parte di noi, addirittura della nostra cultura, non facciamocele scappare perché convinti che non si possa più fare nulla. Lei può fare molto di più di ciò che immagina! Essere un traino degli interessi del nostro mondo rurale.