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MOBBING DA CRISI, CASI IN AUMENTO

La crisi aumenta anche le tensioni in fabbrica e in ufficio. Stando ai dati che emergono dal Punto di ascolto anti-mobbing gestito da Cisl e Provincia emerge che nell’ultimo anno le richieste di supporto e di aiuto da parte di persone che subiscono vessazioni sui luoghi di lavoro ha subìto un incremento. Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno sono state oltre un centinaio le persone che si sono rivolte allo sportello istituito a Villa Carinzia denunciando situazioni di molestie e di vessazioni sul posto di lavoro. L’anno precedente erano state un centinaio nell’arco dei dodici mesi: considerando i casi che si aggiungeranno nell’ultimo trimestre di quest’anno è previsto un aumento.
Le richieste e i casi che sono arrivati al punto di ascolto nei primi nove mesi di quest’anno mettono in evidenza due fenomeni in particolare. Il primo è legato a un forte aumento di dipendenti pubblici che si rivolgono agli esperti "anti-vessazioni" segnalando problematiche relative a violazioni del diritto del lavoro, come irregolarità sugli orari e demansionamenti. Oppure situazioni di disagi derivanti dal rapporto con i superiori. L’altro fenomeno che sta emergendo nell’ambito delle molestie riguarda la maggiore frequenza di addetti a tempo determinato, cioé lavoratori con contratti in scadenza. «Questo fenomeno – spiega Cristina Caparesi, responsabile dello sportello anti-mobbing di Villa Carinzia – è abbastanza insolito poiché fino a poco tempo fa lavoratori con contratto a termine non se ne vedevano proprio. Ora cominciano a presentarsi, segno che prendono più coraggio e vincono i timori dei ricatti e del possibile licenziamento proprio perché hanno un contratto che può anche non essere rinnovato». Ma qual è la tipologia più diffusa del lavoratore vessato? «Il fenomeno – continua l’esperta – continua a colpire per circa il 70 per cento le donne con un’età tra i 30 e i 50 anni. Molto diffusi sono i casi di irregolarità e vessazioni rispetto alle situazioni e alle normative sulla maternità. Non mancano, i casi di lavoratori maschi che evidenziano problemi nei rapporti gerarchici. Il settore più "colpito" è quello del commercio-servizi che presenta molti più casi rispetto al comparto industriale». Oggi alle 17, a Villa Carinzia, la Cisl organizza un incontro sulla prevenzione dal mobbing. Interverranno il dottor Paolo Ballaben, l’avvocato Teresa Dennetta e il responsabile del Servizio prevenzione dell’Ass6 Carlo Venturini.

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