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Mobilitazione su tutta la provincia a difesa dello Stato sociale – PENSIONATI CGIL, CISL, UIL: AGIRE SU TRASPORTI, ABITAZIONI, CENTRI DIURNI – Diversi i punti di eccellenza, ma anche alcune criticità da risolvere

Mobilitazione dei pensionati delle Leghe distrettuali di Cgil, Cisl e Uil a difesa dello “Stato sociale”: sta accadendo in queste settimane in provincia di Udine, dove si susseguono incontri con enti locali, distretti sanitari e case di riposo. Obiettivo: monitorare lo stato quali-quantitativo dei servizi e valutare possibili sviluppi del sistema welfare, tenuto conto della contrazione delle risorse dal livello nazionale a quello regionale.
La fotografia scattata ad oggi è di luci ed ombre. Se, infatti, sono fatti salvi i cosiddetti servizi essenziali, con punte di eccellenza ad esempio sul fronte dell’assistenza domiciliare (la più alta nei parametri nazionali), miglioramenti sulla continuità assistenziale tra ospedale e territorio, ovvero le dimissioni protette, ed elementi di innovazione per il settore delle case di riposo, diverse sono le criticità emerse.
Così, l’annoso problema, tuttora aperto, del processo di riqualificazione da parte della Regione delle stesse case di riposo, con la definizione di standard adeguati alle condizioni patologiche degli ospiti, costi omogenei e sostenibili, gestione uniforme delle liste di attesa, oltre ad un buon servizio di vigilanza a tutela dei diritti umani ed assistenziali, sia nelle strutture pubbliche che private.
Tuttavia, sotto la lente dei Sindacati dei pensionati ci sono anche altre questioni da risolvere attraverso specifiche piattaforme locali. E’ il caso del sistema dei trasporti, rispetto al quale vanno pensate agevolazioni orarie e tariffarie per garantire la mobilità della popolazione anziana; ma anche occorre porre rimedio alla carenza di centri diurni per autosufficienti e non; infine, tra le priorità, vi sono senz’altro le politiche abitative, da direzionare verso sperimentazioni sull’esempio dei villaggi urbani con servizi centralizzati.
“Tutto questo – si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil di categoria – per rafforzare il sistema di prevenzione e ritardare il più possibile la non autosufficienza con notevoli risparmi di risorse economiche e umane. Ai Comuni saranno proposte anche agevolazioni tariffarie dei Servizi di pubblica utilità per anziani con reddito molto basso. Presidiare il territorio diventa quindi il mandato imperativo dei Sindacati: di qui la disponibilità a continuare il confronto con le amministrazioni locali”.

Udine, 6 giugno 2011

per Cgil, Cisl, Uil
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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