NASCE LA FAI CISL DI TRIESTE E GORIZIA. MARSON REFERENTE TERRITORIALE
Nasce la FAI-CISL di Trieste Gorizia e al suo primo congresso – i giorni scorsi a Farra – scommette sui giovani, eleggendo all’unanimità come referente territoriale della nuova realtà sindacale, Michela Marson, già segretaria per l’isontino. «Si tratta di una grande opportunità – commenta Marson, alla presenza del nazionale Onofrio Rota – per rendere più forte la nostra azione sindacale e puntare dritto ai problemi dei lavoratori e a quelli dei nostri comparti agroalimentare ed ambientale, che stanno vivendo la crisi in forme assolutamente inedite e preoccupanti».
L’accorpamento dei due territori è il primo passaggio di una riorganizzazione ben più ampia della Cisl e che, per quanto riguarda la Fai, prevederà anche una strettissima collaborazione con la Filca, la federazione del legno e dell’edilizia.
«Unendo le forze di Gorizia e Trieste – spiega Marson – abbiamo avuto il coraggio che è mancato alla politica: in questo modo potremo fronteggiare meglio le difficoltà vissute dai nostri settori”. Nonostante, infatti, l’agroalimentare registri una buona tenuta di quelle aziende che hanno saputo puntare all’export, sono molte le imprese che non si sono rinnovate e sono rimaste legate al piccolo mercato locale, e oggi sono costrette a pesanti ridimensionamenti e chiusure. In agricoltura stiamo invece assistendo ad una pericolosa estensione del lavoro nero e all’utilizzo degli ammortizzatori locali anche in situazioni che prima non ne facevano uso. “Quanto ai consorzi di bonifica, la chiusura delle parti datoriali sta alimentando le nostre preoccupazioni per il mancato rinnovo del contratto nazionale» – conclude Marson.
Ufficio stampa Cisl Fvg