Ogs, il governo faccia marcia indietro
Pioggia di critiche all’ ipotesi di scioglimento dell’Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale) nell’ambito della manovra economica da 24 miliardi presentata dal Governo e riguardante, tra l’altro, venti enti di ricerca cosiddetti «inutili».
Protesta il coordinamento nazionale Rdb ricerca con i i segretari di Flc Cgil, Cisl Fir e Uil Pa. Considerare questo ente di ricerca inutile – scrive Laura Pasquini dell’Usi-Rdb Ricerca – è inopportuno. Si azzererebbero le eccellenze che tale ente ha sviluppato negli anni che sono fondamentali per lo studio e il monitoraggio di un territorio ad alta rischiosità come quello italiano. Senza sottacere le importanti attività che l’ente sta portando avanti in diversi ambiti strategici nazionali e internazionali».
Ma c’è di più. Come rilevano Massimiliano Cerva, Gianluca Brogi e Laura Francese, i segretari delle rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil, «la scure della manovra andrebbe ad abbattersi proprio su un ente il cui bilancio non solo è sano, ma per giunta è costituito al 50 per cento da fonti di finanziamento non istituzionali. Una beffa alla dignità dell’Ente e dei suoi 274 dipendenti che nutrono una gravissima preoccupazione per la loro sorte lavorativa, soprattutto i 109 precari».