Pensionati Cisl: viaggio tra sindacato e volontariato
Stamani a Monfalcone un convegno a tema organizzato dalla Fnp Cisl regionale
Quando la contrattazione sociale di II livello diventa strumento di partecipazione
E’ la contrattazione sociale di II livello lo strumento su cui far leva per conoscere i bisogni del territorio ed interventire sullo stato dei servizi presenti, contrattando modelli assistenziali efficaci ed esigibili. E’ quanto emerge dal convegno di stamani a Monfalcone, promosso dalla Federazione regionale dei Pensionati Cisl, assieme al Coordinamento delle donne della Fnp e all’Anteas (Associazione Terza Età Attiva per la Solidarietà). In occasione dell’Anno europeo del volontariato, i Pensionati della Cisl fanno, dunque, il punto sul rapporto, stretto ed inscindibile, tra volontariato e sindacato e sul ruolo della partecipazione attiva nella società, specialmente delle donne, che, per altro, sono quelle che alla fine della vita lavorativa pagano di più, ricevendo meno prestazioni in confronto agli uomini, a causa di carriere discontinue per maternità, cura della famiglia, gestione disabili e non autosufficienti.
"In un momento di crisi che ha allargato la fascia delle povertà – è intervenuta la segretaria di categoria, Marisa Susanna – la contrattazione sociale rappresenta uno strumento essenziale di sostegno alle famiglie, per la difesa e redistribuzione del reddito per lavoratori e pensionati ed una leva fondamentale su cui far poggiare un modello scoiale che guarda all’inclusione e alla centralità della persona".
Contrattazione, per il Sindacato, ma anche interventi decisi sul mercato del lavoro e del welfare: sono queste le chiavi per contrastare la povertà crescente, proteggendo il reddito degli occupati, senza escluderli dal sistema produttivo, e individuando meccanismi di rivalutazione adeguati all’aumento dei prezzi.
La lotta alla povertà, anche per i Pensionati della Cisl, resta una priorità, tenuto conto – come è emerso dal convegno – che nell’Europa dei 27 sono 84 milioni le persone che vivono in condizione di povertà, e a cui vanno aggiunte, sempre rispetto al nostro continente, almeno altri 60. Per contro, esiste un esercito di volontari: oltre 100 milioni, sempre nei 27 Paesi dell’Ue, una forza economica stimabile tra il 2% e il 5% del Pil, che costituisce una enorme ricchezza in termini di solidarietà attiva e partecipativa. Resta, però aperta la scommessa di dare ai giovani in Italia la possibilità di fare volontariato. Anche i pensionati della Cisl – è stato concluso – stanno dando il loro forte contributo. Basti solo pensare – ha riferito la vice presidente nazionale dell’Anteas, Paola Panerai – ai 62mila volontari dell’Associazione, diffusi in Italia e che portano aiuto ed assistenza non solo nei grandi centri, ma anche nelle piccole aree a bassa densità di popolazione, dove comunque i problemi di solitudine ed emarginazione sociale non mancano.
All’incontro sono intervenuti anche Linda Di Giusto, coordinatrice regionale donne pensionate Cisl, Gianfranco Valenta, segretario generale Fnp Cisl Fvg, Augusto Garimoldi, presidente regionale Anteas, Don Livio Corazza, responsabile servizio Europa della Caritas, Valeria De Bortoli, coordinatrice donne nazionale Fnp Cisl, Renata Della Ricca, coordinatrice donne Cisl Fvg.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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