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PER LE DONNE PIU’ SICUREZZA ED INDIPENDENZA ECONOMICA

Domani ricorre il 25 novembre una giornata simbolo per contrastare la violenza sulle donne che risulta la forma di violenza più diffusa, indipendente dai confini di ambiente, religione, censo, cultura e nazionalità. I numeri sono da brivido. Secondo una recente indagine dell'Istat, oltre 6milioni 700mila donne, dai 16 ai 70 anni, nel corso della loro vita hanno subito una violenza fisica o sessuale; mentre più di 2milioni sono state vittime di comportamenti persecutori come, ad esempio, lo stalking. Nel 96% dei casi, la violenza subita dal partner non viene ancora denunciata, vuoi per la mancanza di sicurezza economica, o di lavoro; vuoi per il calo dell’autostima, o ancora per la paura di un futuro non protetto.
Ed è su questo che dobbiamo concentrare i nostri sforzi, come donne di CGIL CISL UIL, soprattutto per dare alle donne le garanzie primarie di sicurezza fisica ed indipendenza economica perché è da qui che nasce il riscatto.
Al di là dei numeri inquietanti, che danno il peso di un fenomeno in forte crescita, l'angoscia più profonda tocca le persone: vite spezzate, storie che si consumano in tragici finali; figli che si ritrovano senza madri e senza identità.
Di fronte a tutto questo non possiamo rimanere indifferenti e tanto meno inerti. Perché se così fosse saremmo complici di una barbarie che non deve appartenerci come Sindacato e come uomini e donne attenti alla gente, alle persone, alla comunità.
E' con la consapevolezza che oggi più che mai, di fronte a questo cupo scenario, serve un risveglio collettivo, forte, delle coscienze contro il femminicidio, che come Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia abbiamo lavorato assieme per produrre un Protocollo per la costituzione di un tavolo interistituzionale in grado, sotto la regia unica della Regione, di mettere assieme le diverse esperienze attivate sul territorio per contrastare e prevenire la violenza sulle donne.
Abbiamo lavorato intensamente per arrivare soprattutto ad un documento che definisse azioni concrete da mettere in campo in Friuli Venezia Giulia, anche riprendendo alcune buone prassi già sperimentate altrove: così la costituzione di un Osservatorio regionale sulla violenza di genere e la promozione di strategie a tutto campo (dalla formazione alla sensibilizzazione, passando per il potenziamento della rete dei centri) contro, appunto, la violenza sulle donne.
Crediamo che di fronte a tutto l'orrore cui stiamo assistendo, le parole, da sole, non bastino più.
Servono una forte capacità di mobilitazione e strumenti concreti, che non restino inattuati, solo sulla carta.
Per Cisl, Cgil e Uil Fvg
Claudia Sacilotto Renata Della Ricca Orietta OlivoMagda Guarin