Personale delle Poste, rischio-tagli anche a Gorizia
Anche Gorizia e l’Isontino, come tutto il resto della Penisola, potrebbero essere interessati dal maxi-piano di riorganizzazione del personale di Poste Italiane che, secondo fonti sindacali, consisterebbe in oltre 10mila esuberi. L’indiscrezione, rilanciata nei giorni scorsi da Milano Finanza, sul territorio non trova al momento riscontri specifici. «Francamente è troppo presto per capire cosa potrebbe accadere da noi – dice il direttore provinciale delle Poste, Mauro Marzari -. So che a livello centrale ci sono dei tavoli di lavoro che si stanno occupando della questione. Al momento, però, indicazioni precise non ce ne sono. Penso che sia prematuro fare delle valutazioni». Nell’Isontino i dipendenti del gruppo sono circa 300 e, a parte quelli che lavorano alla direzione di corso Verdi, gli altri sono tutti impiegati negli uffici locali. In totale, stando agli ultimi dati resi noti dalla stessa società, i dipendenti in tutta Italia sono 155.732. Se gli esuberi dovessero essere effettivamente 10.600, e andare quindi a riguardare il 7% circa del totale della forza lavoro, in provincia potrebbero essere interessate una ventina di unità. Naturalmente si tratta di una semplice deduzione statistica, utile solo per capire i rapporti occupazionali tra il totale nazionale e il territorio. Il sindacato dei Lavoratori Poste della Cisl sottolinea, si legge sempre nell’articolo di Milano Finanza, che un piano di questa portato è in contraddizione con la solidità finanziaria della società, che nel 2009, a fronte di oltre 20 miliardi di euro di ricavi, ha generato un utile di circa 904 milioni. In particolare, desta preoccupazione tra le rappresentanze dei lavoratori il fatto che più o meno un quinto degli esuberi (tra le 2000 e le 2500 unità) vada a interessare il personale addetto agli sportelli dove ci sarebbe una carenza di personale che, a questo punto, diventerebbe ancora più marcata.