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Protocollo d’intesa per il rilancio e lo sviluppo fra Api e Cgil-Cisl-Uil della provincia di Udine

Udine, 13-8-2010

E’ stato sottoscritto il 29 luglio scorso, fra la Associazione delle Piccole e Medie Industrie di Udine (API) e le Segreterie Confederali di Cgil-Cisl-Uil di Udine e dell’Alto Friuli, il protocollo d’intesa per il rilancio e lo sviluppo economico e sociale del territorio della provincia di Udine.

Questo accordo recepisce buona parte delle rivendicazioni poste all’interno della piattaforma unitaria provinciale, discussa nei nostri organi, nelle assemblee con i lavoratori e fissate con la piattaforma a sostegno della azione di mobilitazione e dello sciopero generale del 19 marzo scorso.

Completato così il quadro concertativo con le associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro del comparto industriale – ricordiamo, infatti, che con Confindustria Udine è stato già firmato un analogo protocollo in data 8-2-2010 –, la nostra azione prosegue, quasi quotidianamente, all’interno del tavolo del “Comitato Provinciale per l’Economia e il Lavoro – CPEL”, composto da tutte le Parti Sociali e presieduto dalla Provincia di Udine, all’interno del quale stiamo sostenendo con forza il recepimento delle linee fissate con i due accordi citati e con le rivendicazioni legate allo sciopero del 19 marzo 2010.

Alla ripresa dell’attività post feriale, incalzeremo tutte le parti presenti al tavolo del CPEL perché si pervenga al più presto alla sottoscrizione unanime di un documento conclusivo di proposta da sottoporre alla attenzione della Regione Friuli Venezia Giulia affinché si assumano le scelte necessarie ad uscire in maniera più veloce dalla attuale condizione di difficoltà in cui versa l’economia del nostro Territorio.

 

SABATO 7 AGOSTO 2010 (Messaggero Veneto)

A Udine Piccola industria patto tra Api e sindacati per il rilancio

UDINE. Un protocollo d’intesa per il rilancio e lo sviluppo dell’economia friulana. È quello siglato dall’Associazione piccole e medie industrie di Udine (Api), rappresentata da Bernardino Ceccarelli e da Carlo Delser e dai sindacati: Cgil della provincia di Udine, con Alessandro Forabosco, Cisl Udinese e della Bassa Friulana, con Roberto Muradore, Cisl Alto Friuli, con Mauro Urli, e Uil della provincia di Udine, con Ferdinando Ceschia.

L’accordo, che prende spunto dalla situazione di crisi non ancora superata, fissa una serie di linee-guida che guardano oltre all’attuale fase recessiva e si propongono d’individuare una strategia di rilancio dell’economia locale, fondata sull’alleanza fra lavoro e impresa produttiva e sull’unità di intenti e scopi fra le parti economiche e sociali.

I protagonisti del patto hanno infatti convenuto che l’impresa produttiva e il lavoro restano al centro dell’economia e che di una tale centralità devono tener conto anche i soggetti istituzionali e gli altri attori della vita politica, economica e sociale, a ogni livello.

Su queste premesse l’accordo delinea tre linee d’azione: il rafforzamento della competitività delle Pmi, la regolazione del mercato e il potenziamento delle politiche del lavoro.

Il protocollo d’intesa, nel segno di una comunanza di interessi e di obiettivi fra impresa e lavoro, apre una costruttiva stagione nelle relazioni sociali.

Api e sindacati si sono impegnati a perseguire le linee d’azione politica indicate, ma anche a instaurare tavoli di confronto, per verificarle e coordinarle con lo scopo comune di sostenere la ripresa e lo sviluppo.