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RIORGANIZZAZIONE PA: TONDO APRE IL TAVOLO

“La stagione dell’anarchia istituzionale è finita: occorre semplificare gli enti istituzionali e mettere mano ai troppi livelli dirigenziali, attraverso un processo graduale di ridisegno, articolato nel tempo e condiviso con le parti sociali”: Giovanni Faverin, segretario nazionale della Fp Cisl, oggi a Palmanova, va dritto al punto, sollecitando percorsi di riforma nelle PA chiari, appropriati e trasparenti. Il messaggio – rilanciato nel corso di una tavola rotonda a tema, promossa dalla Fp del Friuli Venezia Giulia alla vigilia dei rinnovi delle RSU (in programma da lunedì) – è diretto al presidente della Regione Renzo Tondo. Assist accolto dal governatore che accoglie non solo la richiesta di aprire subito un tavolo continuativo e strutturato di confronto sulle diverse partite in atto (legge Garlatti sulla previdenza, legge Tondo sul riordino Erdisu e case popolari, riforma degli enti pubblici e riorganizzazione sanitaria), ma anche condivide la ricetta Cisl specialmente sull’esigenza di avviare un’azione educativa convinta rispetto ai processi in questione. Insomma, nessun colpo di mano, ma l’intenzione di avviare ragionamenti, senza aver paura della parola razionalizzazione. I paletti ci sono tutti quanti: no ai tagli verticali del personale, sì a ragionamenti condivisi. Così anche sul fronte sanità, con Tondo che dichiara la sua linea sull’ipotesi di azienda unica, ma dice “Non è un totem, sono disposto anche a cambiare idea” sulla base di proposte convincenti purchè non semi-ideologiche. Resta chiaro comunque il punto di approdo su tutte le riforme in agenda ed esplicitato dal segretario della Fp regionale, Pierangelo Motta: “Occorrono scelte di sobrietà, dirette a tagliare gli sprechi e salvaguardare il personale, valorizzandolo anche sotto il profilo della produttività”. Palla al centro per Tondo, che rilancia, elencando le scelte già adottate in tale direzione (taglio dei dirigenti, Comparto Unico con la “Cisl il sindacato più responsabile”, riduzione di cda, “perché non sono più i tempi delle vacche grasse”) e annuncia che il modello della riforma delle comunità montane sarà “esportato anche ad altri enti locali”. Sul versante caldo della sanità, invece, si allentano i termini: via libera al riordino delle specialità e massima disponibilità a trattare e a confrontarsi. Disponibilità ben accolta dalla Cisl, con il segretario regionale Giovanni Fania che punta sul ruolo insostituibile della concertazione e ottiene il tavolo e una buona sponda nel governatore (“E’ mio interesse avere la massima coesione possibile”).

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg