Rischio licenziamento i lavoratori delle pulizie ferroviarie. Nel mirino le stazioni di Udine e Trieste
La denuncia della Fit Cisl
RISCHIO LICENZIAMENTO PER I LAVORATORI DELLE PULIZIE FERROVIARIE
Nel mirino le stazioni di Udine e Trieste
Sono una ventina i lavoratori delle pulizie ferroviarie impegnati nelle stazioni di Udine e Trieste che rischiano il posto di lavoro. A denunciare la vicenda è la Fit Cisl regionale alla luce di un incontro dei giorni scorsi presso la Prefettura e durante il quale sarebbe stato preannunciato il taglio degli esuberi e l’intenzione di ridurre gli stipenti ricorrendo all’applicazione forzata del part time.
"Da giorni – si legge in un volantino della Fit – i lavoratori degli Appalti di Pulizia Ferroviarie dipendenti dalla ditta Kalos (ex lotto 14 di Trenitalia), che operano nelle stazioni dei due capoluoghi, assistono a tentativi di subentro forzato da parte della ditta Compass Group Italia spa, aggiudicataria del lotto 19, riguardante la pulizia di rotabili e servizi accessori". "Il passaggio da una ditta all’altra – continua il volantino sindacale – avrebbe dovuto avvenire in modo indolore per i dipendenti interessati data la clausola sociale che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e di reddito". Invece, la doccia fredda, con l’azienda subentrante che ha annunciato l’esubero di una ventina di persone e l’applicazione del part time. "Come Fit – spiegano i responsabili di categoria – riteniamo inconcepibile che da un semplice cambio di ditta, a parità di contratto e di quantità di lavoro, si possa giungere ad un esubero di personale e ad una riduzione del salario". Di qui la decisione del Sindacato di adottare tutte le iniziative necessarie per la salvaguardia dei diritti e dignità dei lavoratori, partendo dallo stato di agitazione, per arrivare – come extrema ratio – allo sciopero. "Eventuali carenze di pulizia dei treni e degli uffici – conclude la nota – non sono da imputare alla volontà dei lavoratori o al loro disimpegno lavorativo, ma all’indifferenza di Trenitalia, grande assente ai tavoli di trattativa e che effettua continue pressioni verso le aziende di appalto, intimando subentri forzati anche in assenza dei previsti e dovuti incontri e accordi".
Udine, 9 giugno 2011
Mariateresa Bazzaro
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