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SANITA’, LA FP CISL DENUNCIA RITARDI AL MAGAZZINO UNICO

E’ un “avviso ai naviganti” comparso ieri al Santa Maria degli Angeli, in libera lettura da parte di chiunque volesse cimentarsi nella ricostruzione semi-seria, dalla nascita a oggi, del magazzino ospedaliero di area vasta. A divulgarlo è la Fp Cisl di Pordenone che denuncia, ancora una volta, i disguidi, le inefficienze, gli sprechi generati da questo “dis”-servizio. «Oggi – si legge – ai porti ospedalieri del pordenonese i materiali non arrivano quasi mai puntuali o, peggio, non arrivano affatto. Le amministrazioni si ritrovano immerse in un mare di carte burocratiche con conseguente aumento di personale da dedicare alle cervellotiche operazioni necessarie alla gestione contabile. Le notizie riportate da quotidiani ci dicono – prosegue la lettera – di merce buttata al macero per un valore di qualche milione di euro». Non è la prima volta che il sindacato denuncia i disservizi provocati dal magazzino unico, che si riverberano poi sui reparti ospedalieri, e che lungi dall’essere stati superati si sono, invece, aggravati. «La gestione centralizzata affidata ai privati, sulla carta è una bella cosa – prosegue la Fp Cisl -, ma se pensiamo a quanto costa il trasporto, a quanto è aumentata la burocrazia e la mole di tempo che il personale sanitario dedica quotidianamente alle richieste di farmaci e beni sanitari, sottraendola all’assistenza dei ricoveratui, tutto questo si traduce in uno spreco». Il giudizio poi sul Csc, ieri, e Dsc, oggi, rispettivamente Centro servizi condivisi e Dipartimento servizi condivisi, è racchiuso nelle ridefinizioni: da Caos sulle consegne a Disastro sulle consegne Da qui l’appello alla politica, ed anche ai direttori generali delle aziende, affinchè prendano atto della situazione e vi appongano dei correttivi. Magari rivedendo scelte vantaggiose solo sulla carta.