SCIOPERO COMMERCIO: IN PIAZZA A UDINE OLTRE 450 LAVORATORI
Punte di adesione del 90% in alcuni grandi negozi della provincia. Le aperture domenicali, un problema di tutti
Udine, 18 novembre 2007
Sono scesi in piazza a Udine in oltre 450 lavoratori del commercio per protestare contro le aperture domenicali e la legge Bertossi che dovrebbe regolamentare gli orari dei negozi. Ad incrociare le braccia sono stati soprattutto i lavoratori a tempo indeterminato delle grandi realtà commerciali della regione. Da Troni, ad esempio, si sono registrate le punte di astensione più alte con il 90% degli scioperanti, seguito dalla Metro (70%), da Iper e Coin (50%) e Carefour (40%).
“Si tratta – spiega il segretario della Fisascat Cisl Fvg, Paolo Duriavig – di quelle realtà, non solo dove la presenza sindacale è più forte, ma anche dove si concentra la maggior parte dei lavoratori a tempo indeterminato”. Allo sciopero, infatti, si è registrata una scarsa presenza degli addetti assunti con contratti precari, in taluni casi – denuncia il Sindacato – costretti a scegliere tra lo sciopero ed il posto di lavoro.
Sul significato della manifestazione rivendicativa è lo stesso Duriavig a spiegare: “La forte partecipazione di questa mattina conferma come il problema delle aperture domenicali sia un problema sentito da tutti i lavoratori. Le domeniche vanno regolamentate con soluzioni che soddisfino tutti, perché quelle proposte sono davvero inaccettabili”.
Ma c’è di più. “Ci avevano detto – ricorda il segretario regionale della Fisascat Cisl – che le aperture domenicali avrebbero dato impulso all’occupazione, ma il caso della Bennet sta smentendo anche questa affermazione”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg