Sindacati a Gradisca: «Uniti per uscire dalla crisi»
Oltre 2 mila persone hanno assistito alla manifestazione
Uniti per cercare di uscire dalla crisi: in sintesi il messaggio per superare il momento più difficile della storia recente dal palco allestito il primo maggio in piazza Unità in occasione della festa dei lavoratori indetta da Cgil, Cisl (presente una nutrita delegazione, tra cui il segretario provinciale Umberto Brusciano) e Uil, a cui hanno preso parte circa duemila persone. Il presidente della provincia Gherghetta ha parlato a nome dei numerosi sindaci e amministratori locali presenti sul palco (c’era anche l’onorevole Alessandro Maran): «In quest’Europa attraversata dalla crisi monetaria e da nuovi rigurgiti razzisti dobbiamo assolutamente ribadire due cose certe. La prima è che i costi della crisi non possono essere pagati soltanto dai lavoratori e dalle loro famiglie. I bilanci delle banche sono importanti, ma lo sono anche quelli dei nuclei familiari. La seconda è che noi siamo gli eredi del solidarismo cattolico e del solidarismo operaio, quindi vogliamo una società che si possa basare sui diritti. Serve un senso di comunità e solidarietà, dalla crisi si esce tutti assieme».
Fra i numerosi lavoratori presenti in piazza anche una delegazione delle Lavanderie Romano, l’azienda gradiscana che in questi giorni sta seriamente rischiando la chiusura: una vera e propria lotta contro il tempo è in corso per cercare di evitare la serrata, che lascerebbe a spasso una trentina di dipendenti, con sindacati e istituzioni locali alla ricerca di un possibile nuovo imprenditore. Del caso si sta interessando anche l’amministrazione comunale di Gradisca, che ha manifestato la propria solidarietà attraverso il proprio rappresentante sul palco, il vicesindaco Paolo Bressan.
Il neosegretario generale della Filctem Cgil Alberto Morselli ha invece sottolineato la necessità di scelte importanti di politica economica da parte del Paese: «Non si può restare alla finestra e pensare solo di affidarsi al treno europeo» ha detto Morselli, che ha inoltre indicato nella “green economy” una possibile soluzione anticrisi. «Può essere una delle chiavi per il rilancio dell’industria nazionale: offrirebbe una maggiore efficienza energetica e darebbe un nuovo impulso all’utilizzo di fonti rinnovabili, ma rappresenterebbe anche un eccezionale volano per creare nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali».
Infine il rappresentante provinciale della Uil, Giacinto Menis, il quale dapprima ha ripercorso le tappe della crisi nella nostra provincia, poi ha ribadito le opportunità offerte dal territorio, in particolare in riferimento al “Superporto”.
Giuseppe Pisano