SINDACATI, IMPRESE E ASSOCIAZIONI FANNO QUADRATO PER LA MONTAGNA
COMUNICATO STAMPA
Presentato stamani a Tolmezzo un documento congiunto. Destinatario: il presidente Tondo
SINDACATI, IMPRESE E ASSOCIAZIONI FANNO QUADRATO PER LA MONTAGNA
Individuate le priorità da affrontare per il rilancio del territorio
E’ un documento conciso, ma denso di contenuti, quello presentato stamani a Tolmezzo da Sindacati, Imprenditori e Associazioni, uniti per il rilancio della montagna friulana. Forze sociali, economiche, civili, dunque, fanno quadrato con l’obiettivo di dare prospettive ad un territorio in forte sofferenza, sia sotto il profilo produttivo, sia sotto quello del welfare. Punto di partenza – secondo i firmatari del documento (Cgil, Cisl Alto Friuli, Cisl Udinese e Bassa friulana, Uil, Delegazione Confindustria di Tolmezzo, Confatigianato, Api, Comitato per l’Autonomia e il rilancio del Friuli, Assemblea dei Cristiani per la Montagna, Associazione "Moviment Mont") – resta la costituzione di un nuovo Ente rappresentativo degli interessi di area vasta per ogni comunità formatasi storicamente e a cui affidare compiti di programmazione e produzione di servizi. A fronte del commissariamento delle Comunità montane, si chiede che il governo della montagna vada riforndato a misura delle caratteristiche distintive di questo ambito omogeneo e riconsegnato alle genti della montagna. "Riteniamo necessaria – spiegano in sostanza i referenti – una rappresentanza vera della montagna: in particolare crediamo che, data la specificità del territorio di cui parliamo, sia indispensabile pensare ad un ente superiore ai Comuni con capacità programmatoria, di gestione e di dare voce al comprensorio. Un ente fortemente legittimato, eventualmente ad elezione diretta". L’appello è, dunque, alla Regione ed al Presidente Tondo, cui il documento verrà consegnato subito dopo Pasqua. Alla politica, che tra l’altro ha competenza primaria in materia di enti locali, i soggetti della montagna chiedono "maggiore coerenza" rispetto agli assetti strutturali, oltre alla razionalizzazione degli enti esistenti, spesso doppioni, e soprattutto prospettive. Sul tavolo c’è una serie di questioni non più procrastinabili, dalla gestione dell’ambiente alle infrastrutture, fino ai temi legati al tessuto produttivo ed occupazionale. Se, infatti, il decentramento delle competenze e funzioni, ritenuto un insostituibile valore aggiunto, non meno importanti sono le altre priorità individuate da Sindacati, Imprenditori e Associazioni. L’elenco delle questioni poste alla Regione si articola in un ventagno di interventi da attuare. Così, ad esempio, la valorizzazione dello strumento della cooperazione transfrontaliera con l’Austria e soprattutto la Slovenia, oltre al discorso della viabilità, ferma da trentanni. Altro punto riguarda la tutela e salvaguardia dell’ambiente, attraverso l’introduzione di precisi vincoli paesaggistici, da contrapporre alle "proliferanti richieste di insatallazione di nuove centraline, elettrodotti aerei di potenza, al ripompaggio delle acque di Cavazzo e a tutti quegli interventi volti al mero sfruttamento delle risorse del territorio. Ricchezza – a detta dei firmatari del documento – da sviluppare a favore della produzione e dell’occupazione, partendo anche da un ragionamento sulla qualità e tipologia di attività da insediare, ed, in ogni caso, in una logica di sistema, che coniughi ambiente, turismo e industria.
Tra le proccupazioni generali segnalate, risultano anche il rilancio dell’Agemont, di cui si attende ancora l’approvazione dello Statuto, la tenuta del welfare, la riqualificazione del turismo, mentre sul fronte del welfare i soggetti della montagna puntano l’attenzione sull’efficienza della rete ospedaliera, sulla caenza dei medici di base e dei pediatri, la riclassificazione delle case di riposo, la riorganizzazione degli uffici postali, il sistema scolastico.
Sono firmatari del documento: Franco Colautti (Cisl AF), Roberto Muradore (Cisl Udinese e Bassa friulana), Alessandro Forabosco (Cgil), Ferdinando Ceschia (Uil), Marco Gollino (Assemble dei Cristiani della Montagna), Federico Gollino (Confindustria), Licia Cimenti (Confartiginato), Api, Baracetti e Dominici per il Comitato per l’Autonomia e il rilancio del Friuli, Franceschino Barazutti (Associazione Moviment Mont).
Tolmezzo, 30 marzo 2010
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
335.7970621